Come curare l’Orchidea Phalaenopsis
Le orchidee sono una famiglia di piante monocotiledoni, di questa famiglia, un genere molto amato in Italia e all’estero è quello della Phalaenopsis. Il genere orchidea phalaenopsis comprende circa 50 specie, tutte originarie dell’Asia e degli arcipelaghi dell’Oceano Pacifico e Indiano.
L’orchidea Phalaenopsis è conosciuta anche come “orchidea farfalla” per la somiglianza del fiore alla forma delle farfalle; anche il nome Phalaenopsis è dovuto a questa similarità: la parola Phalaenopsis deriva dall’unione delle parole greche phalaen (farfalla) e opsis (simile a).
Come curare l’orchidea Phalaenopsis
Le cure da dedicare al genere phalaenopsis non sono molti diverse da quelle richieste dalle altre orchidee. Di solito, le orchidee Phalaenopsis sono coltivate in serra calda o in casa, crescono bene alle temperature alte e con un alto tasso di umidità. Le temperature non devono mai superare i 28 °C e l’umidità può raggiungere anche valori oltre il 65 – 70%. Nel coltivare le orchidee Phalaenopsis bisogna ricordare che più sarà alta la temperatura, più dovrà essere maggiore l’umidità dell’aria.
Le orchidee Phalaenopsis, così come gli altri generi di orchidea, non amano l’esposizione in pieno sole quindi non vanno collocate vicino alle finestre.
Si consiglia di scegliere una finestra esposta a sud-est o sud-ovest e porre l’orchidea in posizione ombreggiata avendo l’accortezza di coprire la finestra con una tendina in grado di schermare i raggi solari e garantire al contempo l’entrata di luce naturale.
In caso di macchie sulle foglie, foglie troppo chiare, foglie deboli, afflosciate o troppo scure…
Per verificare che la luce sia sufficiente alla pianta, vi basterà osservare il colore delle foglie! Se le foglie sono caratterizzate da un verde chiaro o se presentano bruciature ovali, l’orchidea sta ricevendo troppa luce e pertanto occorre aumentare l’ombreggiatura. Al contrario, se le foglie diventano troppo scure e appaiono deboli o afflosciate, bisognerà fornire più luce alla pianta.
La coltivazione dell’orchidea Phalaenopsis richiede sapienti irrigazioni:
- si consiglia l’uso di acqua demineralizzata
- per capire quando innaffiare l’orchidea, osservate le radici: quando queste si asciugano cambiano lentamente colore passando dal verde al grigio
- l’orchidea va innaffiata al mattino
- il concime va somministrato una volta al mese e senza alcun eccesso in quanto le radici sono sensibili alle alte concentrazioni di concime
Come far fiorire l’orchidea
L’utente può scegliere se avere tanti fiori di piccole dimensioni o pochi fiori più grandi. Terminata la fioritura sarà possibile tagliare gli steli floreali al di sotto dell’ultimo nodo che precede il primo fiore oppure eliminare completamente lo stelo.
Se si taglia lo stelo:
la pianta potrà emettere ramificazioni dal vecchio stelo e produrre numerosi ma più piccoli fiori.
Se si elimina lo stelo:
la pianta provvederà a creare un nuovo stelo che richiede molte più energie per produrre nuovi fiori ma assicura una fioritura più spettacolare e duratura.
Pubblicato da Anna De Simone il 23 Agosto 2014