Orchidea blu, nome comune del fiore chiamato dagli esperti “vanda coerulea”, appartiene alla famiglia delle orchidacee ma spicca tra i numerosi suoi “colleghi” fiori per la sua tinta non comune. Vediamo le sue caratteristiche, come coltivarla e come interpretarla. Perché l’orchidea blu ha anche un significato profondo e antico che stiamo per andare a scoprire non prima di aver compreso come è fatta questa pianta e come mai è blu. Soprattutto, che tipo di blu?
Orchidea blu: fiore
Questo fiore per crescere utilizza altre piante, per questo rientra nella categoria dei fiori epifiti. E’ una orchidea sempreverde e non è difficile da reperire al contrario di quanto si possa pensare sentendo il colore. Le difficoltà arrivano dopo: una volta trovata una orchidea blu poi è necessario imparare a prendersene cura e dedicarle tempo ed energie.
Le foglie sono a forma di nastro e non ha pseudobulbi, organi vegetali usati, le radici sono “a vista” ma tutti guardano spesso solo i suoi fiori che meritano di essere immortalati ad ogni istante del loro sviluppo. Ne esistono sia eretti, sia penduli e i petali possono sfoggiare particolari fantasie anche mantenendo la tinta prevalente blu.
Orchidea blu: significato
La vanda coerulea è da sempre simbolo di bellezza e perfezione, oltretutto emana un profumo delizioso per cui ha un fascino irresistibile e tutti lo riconoscono.
Il nome scientifico dell’orchidea blu, “Vanda Coerulea”, in indiano vuol dire “gradita per la loro fragranza, forma e colore”, è conosciuta anche in Cina dai tempi antichi, nel Medioevo era particolarmente apprezzata perché si pensava potesse allontanare le più terribili disgrazie ed evitare la sterilità femminile.
Osservando la forma del fiore, la presenza di un labello rigonfio, i Greci lo hanno soprannominato “sandalo del mondo”, in tempi più moderni si è iniziato a usare queste orchidee per gli incroci sia tra specie dello stesso genere che tra piante di generi diversi, dando vita a molti ibridi per la gioia di chi ama sbizzarrirsi coltivando fiori di forme e colori vari.
Orchidea blu: come si cura
Simbolo della bellezza perfetta, l’orchidea blu va però saputa coltivare alla perfezione perché in estate e in autunno fiorisca degnamente, come tutti si aspettano che faccia. Se siamo dei bravi coltivatori, la pianta risulta essere perenne e anche piuttosto resistente alle malattie, riesce in generale ad adattarsi alle situazioni ambientali anche più avverse.
Se partiamo dai semi, possiamo essere ottimisti perché sono molto fertili, poi la pianta va ospitata in un luogo che abbia un microclima simile a quello umido e fresco da cui l’orchidea blu proviene. Ciò significa che la temperatura notturna può essere compresa tra i 10 e i 18°C e quella diurna tra i 20 e i 30 °C.
In estate per sicurezza, soprattutto se siamo in una zona con clima caldo, bagniamola spesso, cosa che non è così strettamente necessaria in autunno e inverno. Tutto l’anno, invece, è essenziale che non le manchi mai la luce del sole, non troppo feroce, in estate, ma sempre presente.
Il terreno migliore per l’orchidea blu è quello di tipo leggero, come lo può essere un composto di corteccia, osmunda e sfagno. In caso di infestazioni parassitarie, possiamo salvare la nostra orchidea innanzitutto eliminando le parti danneggiate e poi spostando la pianta in un luogo più umido e luminoso.
Orchidea blu: prezzo
Perché blu, questo fiore può costare leggermente di più degli altri simili ma di colori meno d’eccezione, siamo sempre attorno ai 40-50 euro di massima, ad eccezione di piante dalle dimensioni particolarmente giganti.
Orchidea blu: colorante
Non fa un gran bene il colorante alle piante, e soprattutto ciò che vi consiglio è di comprare direttamente quella del colore che desiderate, blu compreso, magari chiedendo aiuto ad un esperto ed utilizzando prodotti come questo integratore per orchidee, acquistabile anche on line su Amazon a 6,80 euro.
Orchidea blu e azzurra
In occidente l’orchidea blu è arrivata grazie a William Griffit, botanico inglese che l’ha trovata in India orientale nel 1837. Nel 1847 la sua esistenza è stata ufficializzata nel 1850 Thomas Lobb e Joseph Hooker hanno portato i primi esemplari in Inghilterra facendo innamorare gli orchidofili anglosassoni di questo nuovo olore. Tuttora l’orchidea blu è una delle più apprezzate sia dai collezionisti, sia dai profani.
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