Olio di perilla, tutte le info
Olio di perilla: proprietà dei semi oleosi di perilla e dell’olio che si estrae. Estratti e rimedi naturali ottenuti dalla pianta Perilla frutescens.
La Perilla frutescens è una pianta della famiglia delle Limiaceae, la stessa di basilico e menta. Quando parliamo della specie Perilla frutescens facciamo riferimento soprattutto a due varietà.
La Perilla frutescens var crispa è una pianta erbacea a foglia aromatica, molto usata in oriente. In Corea prende il nome di jasoyup mentre in Giappone è chiamata shiso e in Cina ZiSu. Dato l’importanza mondiale della cucina Giapponese, in tutto il modo la pianta aromatica P. frutescens var crispa è chiamata Shiso.
L’olio di perilla si estrae da un’altra varietà. La Perilla frutescens var frutescens. Questa pianta è coltivata come annuale. La sua coltivazione è a scopo alimentare o erboristico, per la raccolta dei semi oleosi e la produzione dell’olio. I semi oleosi si usano per l’estrazione dell’olio o a scopo alimentare.
La differenza tra le due varietà è sostanziale: 1000 semi della varietà aromatica Shiso pesano solo 1,5 grammi mentre la stessa quantità di semi oleosi ne pesa ben 4 g. Sì, i semi in ogni caso sono piccolissimi.
La pianta dello shiso raggiunge un’altezza che va dai 40 ai 100 cm mentre la Perilla coltivata per i suoi semi oleosi arriva a raggiungere altezze che vanno dai 60 ai 150 cm.
Olio di Perilla
I semi di perilla (della varietà dedicata alla coltivazione dei semi oleosi) contengono circa 38-45% di lipidi. La composizione in termini di acidi grassi è molto interessante perché fa dell’olio di perilla, uno degli oli con le più alte percentuali di omeg-3. In particolare vediamo una forte presenza di acido alfa-linolenico (ALA), con quantità che oscillano tra il 54 – 65%, solo il 14% di acido linolenico. Anche il rapporto degli acidi grassi omega-6 è insolita. Per le sue proprietà nutrizionali, l’olio di perilla può essere considerato un’ottima alternativa rispetto agli altri oli di semi.
La varietà giapponese (shiso) contiene solo il 25% di lipidi ma conserva il rapporto paragonabile al 60% di ALA (acido alfa linolenico).
Stando a uno studio* pubblicato nel 2000, alcuni dei composti contenuti nella pianta perilla e nei suoi semi, riuscirebbero a inibire l’enzima cicloossigenasi con un meccanismo paragonabile a quello dei farmaci non steroidei come l’aspirina o l’ibuprofene. In altre parole, l’olio di perilla riuscirebbe a svolgere un’azione da blando anti-infiammatorio.
L’olio di perilla è divenuto famoso per la sua elevata quantità di micronutrienti, in particolare Vitamina E, polifenoli e flavonoidi. Questi composti svolgono un importante azione anti-ossidante proteggendo il nostro organismo dall’ossidazione indotta dai radicali liberi. L’olio di perilla apporta discrete quantità di vitamina A, ferro e calcio.
Considerato le sue proprietà, quest’olio è commercializzato anche in forma di integratore alimentare. Dove comprarlo? Nelle erboristerie più fornite o sfruttando la compravendita online.
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Controindicazioni
E’ stato osservato, nei semi oleosi di perilla e nell’olio estrtto, un notevole effetto anticoagulante. Per questo motivo, gli integratori alimentari a base di perilla dovrebbero essere evitati da chi segue una terapia farmacologica a base di Warfarin o altri anticoagulanti. Ne va moderato l’uso (o del tutto evitato) anche da chi impiega abitualmente farmaci come l’aspirina o che, in egual modo, svolgono un effetto anticoagulante.
*Liu, J.-H.; Steigel, A.; Reininger, E.; Bauer, R. (2000). “Two new prenylated 3-benzoxepin derivatives as cyclooxygenase inhibitors from Perilla frutescens”.
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Pubblicato da Anna De Simone il 1 Novembre 2016