Olio di canola: proprietà dell’olio di colza alimentare
Olio di canola: proprietà nutrizionali, effetti sulla salute (fa bene o male?) e differenza con l’olio di colza.
Origine dell’olio di canola
L’olio di canola è prodotto dal seme di diverse varietà della Brassicaceae, vale a dire delle specie botaniche Brassica napus, Brassica rapa (subsp. Oleifera) e Brassica campestris.
L’olio di canola è prodotto a partire dalle spesse piante della colza ma per meritarsi l’appellativo CANOLA deve contenere una percentuale inferiore al 2% di acido erucico e meno di 30 micromoli di composti glucosinolati. La materia prima è la stessa impiegata per la produzione dell’olio di colza ma sono i costituenti più critici e nocivi (composti glucosinolati e acido erucico) a variare.
Se con olio di colza si va a identificare l’olio della pianta di colza (Brassicaceae) la parola CANOLA altro non è che la contrazione della dicitura CANadian Oil Low Acid, tradotto letteralmente olio canadese a basso tenore di acido.
Nella fotografia qui sopra, in apertura del nostro articolo, potete vedere un fiore di colza, la pianta dalla quale si produce olio di colza e olio di canola.
Olio di canola, fa male o bene?
L’olio di canola ha una bassa quantità (relativamente bassa!) di grassi saturi e un’elevata quantità di grassi polinsaturi, per questo è annoverato tra i migliori oli alimentari.
Stando a una pubblicazione scientifica del 2013, intitolata “Evidence of health benefits of canola oil”, l’olio di canola avrebbe effetti benefici sulla salute con una complessiva riduzione del colesterolo totale e lipoproteine a bassa densità (LDL).
Tra gli altri effetti sulla salute messi in evidenza dalla revisione citata, vi è un aumento dei livelli di tocoferolo e miglioramento della sensibilità all’insulina. Paragonando l’olio di canola ad altri oli di origine vegetale, l’olio di canola, nel complesso e in base alle evidenze emerse dallo studio, sembra avere maggiori effetti benefici sulla salute.
Chi pensa che l’olio di colza faccia male motiva la sua tesi con l’elevata quantità di acido erucico e composti glucosinolati contenuti in quest’olio.
Il trattamento finalizzato ad abbassare la quantità di acido erucico trasformerebbe l’olio di colza in un composto sano. In Paesi come il Canada, l’Australia, gli Stati Uniti ma anche in nazioni europee come la Germania l’olio di colza alimentare è considerato l’olio vegetale più salubre e sicuro.
Proprietà nutrizionali dell’olio di canola
Per quanto riguarda i singoli costituenti, l’olio di canola è un olio vegetale a basso tenore di acidi grassi saturi, è ricco di acidi grassi omega-6 e omega-3 in un rapporto 2:1. E’ ad alto tenore di grassi monoinsaturi che possono ridurre il rischio di malattie cardiache tanto che quest’olio è l’americana FDA (Food and Drug Administration), ha dichiarato che l’olio di canola può aiutare nel prevenire le malattie cardio-vascolari, tuttavia l’ente americano non ha fatto alcuna dichiarazione circa il processo di estrazione e di lavorazione.
Altra potenziale nota di merito per l’olio di canola deriva dal fatto di essere ricco di canololo, un composto fenolico dalle spiccate proprietà antiossidanti. L’unico neo è che questo composto si trova in abbondanza nell’olio di colza greggio ma che va perso in buona parte durante i processi di lavorazione previa immissione sul mercato.
L’olio di canola, così come molti altri oli vegetali (olio di palma), prima di entrare in commercio subisce una serie di processi di stabilizzazione per garantirne una migliore conservazione. Tali processi, però, vanno ad abbassare drasticamente la qualità dell’olio che portiamo in tavola.
Il profilo nutrizionale della composizione di acidi grassi dell’olio di canola vede:
- Acido oleico (omega-9) = 61%
- Acido linoleico (omega-6) = 21%
- Acido alfa-linolenico (omega-3) = 11%
- Acidi grassi saturi = 7%
- Acido palmitico = 4%
- Acido stearico = 2%
- Grassi trans = 0,4%
L’olio di canola presenta un punto fumo nella media, pari a 204 °C. Per fare un paragone, il punto fumo dell’olio di Mais è pari a 232 °C, mentre quello dell’olio di arachidi è pari a 225 °C.
Piante di colza geneticamente modificate
L’olio di canola è prodotto a partire da piante di colza geneticamente modificate e programmate per restituire un olio a basso tenore di composti glucosinolati e acido erucico. Uno studio condotto nel 2010 sulle coltivazione di colza per la produzione di olio di canola del Nord Dakota, ha trovato che le coltivazioni di colza geneticamente modificate avevano sviluppato diverse resistenze e tra queste vi era una tolleranza agli erbicidi; vi sono diverse forme di modificazione genetica e non mancano forti controversie, battaglie legali e contenziosi tra società produttrici, associazioni di consumatori e ufficio brevetti. Già, le mutazioni genetiche sono coperte da brevetti da un elevato valore economico.
Dove comprare l’olio di canola
In Germania, l’olio di colza (canola) è commercializzato con il nome di rapso e è famoso per le sue proprietà benefiche. E’ commercializzato come un alimento salubre e anche per i consumatori si tratta dell’olio vegetale più sano del mercato. Da noi, in Italia, non è facile reperire l’olio di canola o olio di colza a uso alimentare e a basso contenuto dicomposti glucosinolati e acido erucico.
Tra gli scaffali del supermercato possiamo trovare l’olio di canola o l’olio di colza in miscele contenenti altri oli o in forma di margarine più sofisticate.
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Usi dell’olio di canola in cucina
L’olio di canola è caratterizzato dall’essere inodore e insapore. Per questa ragione è un buon olio per friggere ed è perfetto per la preparazione di dolci, soprattutto per i vegani che intendono sostituire il burro.
Pubblicato da Anna De Simone il 9 Novembre 2021