Oleandro, info su come si coltiva
L’oleandro è una pianta molto decorativa che cresce nelle aree costiere grazie alla sua resistenza alle temperature alte. Per la coltivazione dell’oleandro il clima non costituisce un problema: è sufficiente una temperatura intorno ai 20 gradi ma si sviluppa anche in presenza di temperature che arrivano fino ai 40 gradi o molto basse. Fiorisce durante tutta l’estate fino inizio autunno con fiori che emanano un intenso profumo. I fiori inoltre si presentano semplici o doppi con una grande varietà di colori, dal bianco al rosa fino a colori intensi come il giallo, il lillà e il rosso. Unico neo di questa pianta è caratterizzata dalla tossicità in tutte le sue parti, comportando irritazione alla pelle, pertanto è consigliabile l’uso dei guanti nel trattare l’oleandro.
Coltivazione dell’oleandro
La coltivazione dell’oleandro non necessita di grosse cure, si tratta solo di rispettare alcune regole base per assicurarne una crescita rigogliosa e una fioritura abbondante.
L’oleandro può anche essere coltivato in vaso anche in presenza di temperature rigide. Per garantirne la crescita è importante tenerlo al coperto fino all’arrivo della primavera per poi essere esposto all’aperto senza problemi.
L’oleandro predilige un terreno fertile drenante dato che teme i ristagni d’acqua. La pianta va innaffiata regolarmente senza esagerare con l’acqua: è importante che il terreno sia sempre umido facendo però sempre attenzione che l’acqua non ristagni. A tal proposito, in caso di coltivazione in terrazzo, è bene assicurarsi che ci siano pezzetti di coccio in fondo al vaso per favorire il defluire dell’acqua in eccesso.
Potatura oleandro
L’oleandro deve essere concimato e potato regolarmente per poter crescere rigoglioso. La potatura va fatta a fine autunno, tagliando i rami laterali di almeno 25 centimetri, eliminando i fiori appassiti e accorciando gli steli per metà della lunghezza.
Concimazione oleandro
La pianta deve essere concimata ogni due settimane durante il periodo estivo, usando concimi organici liquidi da sciogliere in acqua. Nel caso della coltivazione in vaso è necessario rinvasare l’oleandro ogni 2 anni con un contenitore più ampio rispetto al precedente fino a un massimo di trenta centimetri. Successivamente basterà togliere almeno un terzo di terriccio presente in vaso per sostituirlo con terriccio nuovo.
Pubblicato da Anna De Simone il 3 Luglio 2013