Officina ciclante è una officina per biciclette, ma non una officina qualunque. E’ a domicilio e su appuntamento. Rudy arriva con la sua cargo-bike carica di attrezzi e ricambi e sistema tutto. Ecco una officina efficiente ed eco-sostenibile, senza problemi di traffico e attiva in tutta Milano.
1) Quando e come le è venuta l’idea di officina, anzi della sua Officina ciclante ?
L’idea dell’officina nasce da lontano, da quando in Belgio percorrevo diversi chilometri da solo in bicicletta per raggiungere al scuola elementare. I miei non possedevano un’automobile e negli anni in cui gestivano un ristorante a 5 km dal centro abitato più vicino mi capitava spesso di inforcare la bici per passare dal macellaio o dall’ortolano. Praticamente ero un piccolo bike messenger! Già allora provvedevo da solo alla cura del mio mezzo di trasporto preferito: altro che officina. Per questo mi sono sempre stupito di veder persone con la gomma a terra o altri piccoli problemi rivolgersi ad una officina specializzata.
2) In cosa consiste il servizio che offre la sua officina?
E’ un servizio di riparazione per biciclette che si svolge a domicilio: il cliente contatta l’officina, me, e fissiamo un appuntamento. Io quindi lo raggiungo nel posto scelto con la cargo-bike attrezzata come un’officina con attrezzi e pezzi di ricambio. Il servizio costa 5€ più il costo della riparazione e dei materiali. Nel caso manchi qualche parte di ricambio o accessorio al momento, nella mia officina su pedali, torno senza conteggiare una seconda volta l’uscita.
3) Come si è evoluta l’officina, o si evolverà in futuro?
Officina ciclante non è nata come servizio d’emergenza anche se spesso risolvo problemi in giornata. Sto valutando la possibilità di fornire un servizio rapido. Sto valutando ancora, però, poi lo comunicherò tramite il sito dell’officina, quando mi deciderò.
4) Quali sono le richieste più frequenti che arrivano in officina?
Molte sono ovviamente le forature e i freni rotti ma con la mia officina ciclante intervengo spesso su problemi al movimento centrale, centratura ruote etc. La cosa bella è che il cliente non deve portare la bici a riparare magari in automobile, io gliela riparo sotto casa o al lavoro o dove desidera. In questo modo la mia officina, oltre che essere comoda, non inquina e non congestiona il traffico.
5) Un identikit del cliente tipo dell’officina?
Si tratta di persone che usano la bici, che ritengono che spostarsi in bicicletta per Milano sia la modalità giusta e che faccia vivere meglio, a prescindere dal genere, dall’età, dalla condizione sociale e dall’orientamento politico. Molti quando vedono la mia officina ciclante all’opera si fermano ad assistere alla riparazione incuriositi dall’iniziativa o per imparare qualcosa in più.
6) Ci sono anche aziende / associazioni / istituzioni che si rivolgono all’officina?
Sì, tra i miei clienti ci sono aziende che consegnano cibo o altro in bicicletta. Una convenzione quale tengo molto è “cicli aziendali“, un progetto presentato da “ciclica” al quale “Terre di Mezzo Editore” ha aderito. La mia officina si occupa del parco bici in dotazione ai dipendenti. A volte gruppi di dipendenti mi propongono delle convenzioni e credo che con il nuovo anno accademico ci saranno delle novità.
7) E’ da solo a svolgere questa attività? Non vorrebbe degli aiutanti?
Quella di avere degli aiutanti in officina è una possibilità che sto valutando ma ciò comporta problemi di ordine organizzativo, burocratico e fiscale. Vedremo. Per ora l’officina ha un ottimo riscontro e le possibilità di ampliarlo sono molte. Il mio intento è di soddisfare sempre meglio le richieste ma non avendo esempi a cui riferirmi valuto la situazione giorno per giorno strada facendo.