Oca di Tolosa, tipo agricolo e tipo industriale
L’oca di Tolosa è famosa per la produzione del paté de foi gras, un paté ottenuto dal suo grosso fegato che arriva a pesare fino a un kg. Così come il piatto tipico che si prepara con il suo fegato, anche l’oca di Tolosa è originaria della Francia, esattamente del sud-est del paese.
I primi esemplari di oca di Tolosa vennero esportati in Inghilterra e in America intorno al 1840. E’ in questo periodo che l’oca di Tolosa iniziò a suscitare un forte interesse e non solo industriale: alcuni allevatori iniziarono una serie di selezioni per migliorarne la grandezze e le forme. A determinare le forme dell’oca di Tolosa furono principalmente gli allevatori inglesi, anche se quando si parla di questa razza avicola bisogna specificare che ne esistono due varianti, l’oca di Tolosa industriale e l’oca di Tolosa agricola.
In entrambi i tipi il piumaggio è aderente al corpo e molto abbondante. Altre analogie tra il tipo industriale e quello agricolo risiedono nel becco di colore arancione intenso e l’occhio con un’iride bruno scuro che presenta una linea centrale arancione.
Oca di Tolosa industriale
L’oca di Tolosa industriale vede il maschio arrivare a pesare fino a 10-12 kg e la femmina raggiunge la stazza di 9-10 kg. Con queste dimensioni, il tipo industriale è senza dubbio una delle razze di oche più grosse al mondo.
L’oca di Tolosa di tipo industriale, inoltre, presenta una serie di peculiarità come la bavetta, la chiglia e il fanone.
La bavetta è una plica cutanea posta sotto il mento, a guardarla sembra quasi un bargiglio somigliante al doppio mento degli esseri umani più paffuti!
La chiglia è la parte anteriore corrispondente allo sterno, è molto pronunciata rispetto alle altre oche e si distacca per sporgenza dalla parte inferiore. Infine, il doppio fanone è una duplicazione cutanea posta sul ventre.
Oca di Tolosa agricola
L’oca di Tolosa di tipo agricolo è più piccola di qualche chilogrammo rispetto al tipo industriale. Il tipo agricolo è completamente privo di bargiglio (la tipica bavetta posta sotto al mento). Presenta una chiglia meno sviluppata e presenta un solo fanone.
La colorazione dell’Oca di Tolosa
La colorazione più diffusa e conosciuta è quella grigia, tuttavia esistono anche oche di Tolosa di colore bianco e la rarissima varietà fulva.
Come allevare l’Oca di Tolosa
L’Oca di Tolosa ha un carattere molto docile, inoltre, a causa della sua stazza e della scarsa motilità, può essere allevata anche in piccoli recinti.
L’Oca di Tolosa depone una discreta quantità di uova all’anno, la media è di 50 – 60 uova dal guscio bianco e dal peso di 170 grammi. L’accrescimento dei pulcini è molto lento rispetto alle altre razze di oche, basterà pensare che occorrono ben 2 anni affinché raggiungano la piena maturità. I pulcini di oca di Tolosa devono essere nutriti con alimenti altamente proteici come mangimi specifici per palmipedi con alte percentuali di soia. L’oca di Tolosa necessita di molte cure anche nella vita da adulta: l’allevamento dell’Oca di Tolosa non consigliato a chi si trova alle prime armi.
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Pubblicato da Anna De Simone il 20 Maggio 2015