Quando si parla di mobilità elettrica sono molte le obiezioni che sorgono tra gli ambientalisti. Mentre gli automobilisti meno virtuosi si interrogano solo sui cavalli equivalenti e l’autonomia, gli ambientalisti si chiedono se “le auto elettriche sono realmente sostenibili“.
Le auto elettriche hanno la possibilità di diventare a emissioni zero se si alimentano con energia pulita, inoltre sono meno inquinanti delle auto convenzionali. Il dubbio principale sorge al momento dello smaltimento della batteria delle auto elettriche, così, molte case automobilistiche stanno mettendo in atto delle strategie per assicurare il minor impatto ambientale possibile.
Quando la vecchia batteria della Toyota Prius avrà raggiunto la fine del suo ciclo di vita, non sarà gettata via nel cestino! Dal mese di aprile, la Toyota utilizzerà i componenti delle vecchie batterie della Prius per produrre nuovi dispositivi per lo stoccaggio energetico.
Il sistema di storage energetico di Toyota, è stato progettato appositamente per consentire il riutilizzo dei componenti delle batterie della Prius. Il dispositivo di storage potrà essere utilizzato in congiunzione ai classici pannelli solari, per garantire l’alimentazione di sistemi a illuminazione LED e tanto altro!
La capacità di stoccaggio energetico dei nuovi sistemi Toyota è di 10 kWh. Il limite più grande è dato dal peso: il dispositivo pesa 980 kg ed è chiaro che non può essere riposto in cantina per fungere da alimentatore di emergenza! Tali sistemi di stoccaggio saranno utilizzati direttamente dai rivenditori di automobili: il prezzi energetici di un concessionario di automobili potrebbero essere dimezzati con l’impiego del dispositivo di stoccaggio.
La Toyota non è nuova a iniziative del genere. Lo scorso giugno, la casa automobilistica giapponese, parlava di trasformare le batterie della Prius Plug-in mediante un inverter, così da renderle adatte all’uso domestico come piccoli alimentatori di emergenza.