La nuova rivoluzione industriale

L’era digitale è iniziata da un pezzo e parlare di una nuova rivoluzione industriale non è così prematuro come sembra. Un divario si sta creando tra vecchie e nuove potenze industriali, saranno quelle nuove a dare inizio alla rivoluzione industriale del XXI secolo.

In cosa consiste e perché è necessaria una nuova rivoluzione industriale?
Con l’era digitale i prodotti elettronici sono divenuti di massa e se il mondo dovesse continuare così, con l’attuale dipendenza da idrocarburi, le emissioni clima-alteranti aumenterebbero del 50% entro il 2050. Solo nel 2011 sono state emesse nell’atmosfera 31,6 miliardi le tonnellate di CO2 e di questo passo sarà probabile assistere a un ulteriore incremento della temperatura di 2 °C.

Non è solo un problema energetico ma anche demografico e di accesso al lavoro. Il continuo sfruttamento delle materie prime, le speculazioni e la scarsa sicurezza energetica, spingono il mercato a creare nuove soluzioni e così si parla di nuova rivoluzione industriale. La nuova rivoluzione industriale sta coinvolgendo numerosi settori, dalla produzione manifatturiera ai servizi, dall’energia alle materie prime, senza dimenticare trasporti ed edilizia.

Lo sviluppo tecnologico sta portando alla creazione di nuove figure professionali. Le potenze industriali che daranno inizio alla rivoluzione del XXI secolo sono proprio quelle che puntano sull’innovazione sostenibile e sulla green economy che al contempo porterebbe una soluzione alla crisi lavorativa e a quella energetica.

A pensarla così è anche la Commissione europea che ieri, 29 maggio, ha deciso di riunirsi a Bruxelles per una conferenza di alto livello. Alla conferenza hanno preso parte i principali esponenti dell’economia e dell’industria mondiale ed europea.

I protagonisti della nuova rivoluzione industriale? Le rinnovabili, la bioedilizia, l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile e le tecnologie digitali a basso impatto; i protagonisti sono i settori green ma saranno, ovviamente, pilotati dalle industrie leader di tali mercati che, prima di tutto, creeranno nuove prospettive e posti di lavoro.

a cura di Anna De Simone su twitter @annadesimone

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