Per non sprecare cibo serve prima capire dove si verifica lo spreco. Dice la FAO con uno studio del settembre 2013 che il 54% degli sprechi alimentari si verifica a monte, in fase di produzione, raccolta e immagazzinaggio. Il restante 46% avviene a valle per due motivi principali: l’acquisto eccessivo di derrate e la scadenza degli alimenti. La ricerca aggiunge che gli sprechi a livello di dettagliante o di consumatore sono più elevati nelle regioni a medio e alto reddito.
Non sprecare cibo è una questione ambientale oltre che economica e sociale. Più avanti nella catena alimentare si verificano gli sprechi di prodotto, maggiori sono le conseguenze ambientali dal momento che ai costi ambientali sostenuti durante la produzione iniziale si sommano quelli per la lavorazione, il trasporto, lo stoccaggio e il consumo.
Non sprecare cibo è particolarmente importante a livello domestico. Mentre in altri anelli della filiera lo spreco è potenzialmente recuperabile, a livello domestico l’unica azione gestibile e controllabile è la prevenzione dello spreco tramite azioni in grado di evitare lo scarto di cibo ancora commestibile.
A non sprecare cibo aiuta la tecnologia. Con le tecnologie esistenti è possibile allungare la vita del cibo, tracciarlo e migliorare il packaging, ma la sensibilità dei consumatori è il fattore determinante. Servono allora azioni di sensibilizzazione e serve analizzare le abitudini di chi acquista e consuma cibo.
Al motto di ‘non sprecare cibo’ è per la sostenibilità della catena alimentare è stata inaugurata a ottobre 2013 SiFood, un’associazione tecnologica guidata da Whirlpool R&D di cui fanno parte 16 tra aziende ed enti. Anche in vista dell’EXPO 2015, che ha come tema il nutrimento del pianeta, lo scopo di SiFood è garantire una visione d’insieme sulla filiera agroalimentare fissando l’attenzione sul consumatore e sulla necessità di stimolare un consumo alimentare sostenibile ed equilibrato.
Due i filoni di ricerca e sviluppo individuati da SiFood nel 2014 per non sprecare cibo: la razionalizzazione del processo di acquisto attraverso l’elaborazione di Big Data (partendo dalle carte fedeltà dei consumatori) e le tecnologie per una migliore gestione delle date di scadenza in etichetta e del deperimento qualitativo del cibo.
All’associazione SiFood aderiscono: Whirlpool Research & Development, UL International Italia (IISG), Reply, Menfi Industria, MPE, Nanosurfaces, Mox Off, Far.Co.S., Ghelfi Ondulati, Happy Child, Cimplasta, Liuc Università Carlo Cattaneo, INSTM (consorzio di 45 università italiane focalizzate sulla scienza e la tecnologia dei materiali), Fondazione banca del Monte di Lombardia, Unione Industriali della Provincia di Varese e camera di Commercio di Varese.