Noce moscata, proprietà antisettiche ed effetti psicotropi (allucinazioni, deliri, convulsioni). L’uso della noce moscata come antidepressivo naturale. Benefici, rimedi anticalvizie e altre informazioni sull’origine e la diffusione della pianta.
Origine della pianta della Noce moscata
La noce moscata è una spezia ricavata dagli alberi del genere Myristica, la specie più popolare e usata per la produzione della noce moscata è la Myristica fragrans. Parliamo di una pianta sempreverde indigena dell’Indonesia.
Il frutto dell’albero Myristica è quello mostrato nella foto in alto in forma fresca e ancora immatura. Una volta essiccato, presenta un peso compreso tra i 5 e 10 grammi. Il primo raccolto di noci moscate si esegue 7 – 9 anni dopo la semina ma per ottenere il massimo della produttività bisognerà attendere 20 anni!
Tutte le parti di questo frutto vengono commercializzate come spezie ma la vera noce moscata che portiamo in cucina è data solo dal seme decorticato. La parte esterna, quella rossa, che ricopre il seme, fornisce il macis.
Il macis, anche noto come fiore della noce moscata o mace, è una spezia poco usata in Italia molto molto popolare nella zona in cui la specie Myristica fragrans è indigena. La foto del macis fresco è mostrata nell’immagine in basso.
Noce moscata, proprietà ed effetti
Le proprietà della noce moscata sono note fin dal Settecento, quando la pianta era usata come antisettico naturale per contrastare l’insorgenza di diverse malattie.
I suoi effetti benefici si possono ottenere solo a bassi dosaggi. Un’assunzione eccessiva dei suoi principi attivi, infatti, può avere notevoli effetti psicotropi. La noce moscata, infatti, a elevati dosaggi, provoca effetti simili a quelli innescati da stupefacenti: può provocare allucinazioni e convulsioni.
Noce moscata, effetti sulla psiche e antidepressivi
Gli effetti sulla psiche sarebbero legati alla presenza della miristicina, un inibitore naturale della monoamino ossidasi. Vi basterà pensare che l’industria farmaceutica ha sviluppato delle molecole sintetiche capaci di ottenere lo stesso effetto. Queste molecole sono usate per la produzione di farmaci antidepressivi. La monoamino ossidasi è un enzima che “demolisce” la serotonina e le catecolamine (adrenalina, noradrenalina, melatonina, dopamina). Serotonina e catecolamine sono spesso considerate “ormoni del buon umore” anche se in realtà si tratta di neurotrasmettitori.
Questi neurotrasmettitori dovrebbero essere “carenti” nelle persone depresse. La miristicina contenuta nella noce moscata andrebbe a inibire (impedire) il funzionamento della moniamino ossidasi così da mantenere più tempo in circolo i neurotrasmettitori del buon umore. Quasi al pari degli antidepressivi che presentano effetti collaterali, anche la miristicina può causare palpitazioni, nausea, disidratazione e a più alti dosaggi allucinazione, effetti deliranti e convulsioni.
Dalla noce moscata si estrae un ottimo olio essenziale usato per alleviare disturbi digestivi e disturbi legati al sistema nervoso. Per le proprietà e gli effetti dell’olio essenziale di noce moscata vi rimando alla pagina di approfondimento: olio essenziale di noce moscata.
L’olio essenziale di noce moscata contiene principi attivi in grado di bloccare la sintesi di prostaglandine. Grazie a questi principi attivi può essere applicato a livello del cuoio capelluto per contrastare la caduta dei capelli. Già, la noce moscata può essere un ottimo rimedio anticalvizie!
Noce moscata: quando è tossica
Gli effetti psicotropi sono già stati descritti nel paragrafo precedente, ma resta un ulteriore domanda: la noce moscata è tossica? Diciamolo subito, gli avvelenamenti fatali (con esito mortale) causati dalla miristicina contenuta nella noce moscata sono molto rari. Per ora ne sono stati accertati solo tre, anche se si suppone possa essere un numero sottostimato. I tre decessi riguarderebbero un adolescente, un bambino di 8 anni e un adulto di 55 anni. L’adulto assumeva anche Flunitrazepam (Rohypnol) uno psicofarmaco della famiglia delle benzodiazepine con il quale la miristicina avrebbe potuto interagire.
La noce moscata è sempre tossica in gravidanza e per questo dovrebbe essere evitata anche a piccole dosi. La noce moscata, infatti, un tempo era utilizzata come abortivo naturale. I suoi principi attivi inibiscono la produzione di prostaglandine che possono influenzare lo sviluppo del feto.
Benefici della Noce moscata
A piccole dosi, la noce moscata può esercitare i suoi benefici (migliorare la digestione, migliorare l’umore, contrastare l’emicrania nervosa…) solo se ben conservata. Per evitare la dispersione di principi attivi, vi consiglio di acquistare i semi di noce moscata integri e da macinare al momento del bisogno. Ancora meglio se scegliete semi ricavati da agricoltura biologica.
Tra le varie offerte presenti sul mercato, vi segnalo quella dal miglior rapporto qualità prezzo: in questa pagina di Amazon trovate una confezione di 50 grammi di semi di noce moscata a 11,99 euro con spese di spedizione gratuita.
Per quanto riguarda il terreno ideale in cui piantare i semi il produttore suggerisce di utilizzare una miscela di torba, concime organico e terra nel rapporto 20% – 20% – 60%.
La torba contribuisce ad aumentare la capacità di ritenzione idrica del terreno di coltura e anche a favorire lo sviluppo delle radici.
Per veder germogliare le piantine entro 10-18 dovrete assicurare luce e calore.