Niente pesticidi nel mio piatto
Se utilizzate pesticidi per la cura delle vostre piante, preparatevi a smettere. I pesticidi danneggiano gravemente l’ambiente e provocano danni alla salute umana, in particolar modo al sistema nervoso centrale: i pesticidi danneggiano la memoria e rallentano i processi di pensiero.
Sappiamo bene che i pesticidi sono letali infatti sono utilizzati come agenti tossici per sterminare o allontanare insetti. Ciò che fino a oggi si ignorava è che l’esposizione a bassi livelli di pesticidi può causare danni al cervello. E’ stata questa la conclusione di un’analisi condotta su 14 studi separati. L’analisi è stata portata a termine da una collaborazione tra l’University Collage London e l’Open University. I ricercatori hanno studiato i dati raccolti su 1.600 partecipanti e hanno trovato forti connessioni tra danni alla memoria ed esposizione a bassi livelli di pesticidi.
La dottoressa Sarah McKenzie Ross, psicologa clinica e membro onorario della University College London, ha affermato che ora più che mai è necessario introdurre nuove regole per la sicurezza di tutti i lavoratori che operano a contatto con i pesticidi, questi non sono utilizzati solo in campo agricolo ma anche negli allevamenti e come base per i combustibili dell’aviazione.
Lo studio riporta una chiara evidenza: anche le esposizioni a bassi livelli di pesticidi causano danni. I classici processi di elaborazione del cervello subiscono dei rallentamenti e anche la memoria può essere compromessa. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Critical Reviews in Toxicology”, ha esaminato 14 ricerche che raccoglievano i dati di 1.600 partecipanti. Utilizzando un metodo statistico, la dottoressa McKenizie Ross e i suoi colleghi, hanno conluso che esiste una concreta necessità di definire nuove misure di sicurezza e di iniziare campagne informative adeguate.
Se i fertilizzanti sono potenti gas serra, i pesticidi sono dei veri e propri veleni liberati nell’aria. Purtroppo pesticidi e fertilizzanti finiscono spesso nel nostro piatto anche se a quanto affermano i dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e Uffici pubblici regionali, i campioni fuorilegge sono soltanto lo 0,6%, il resto degli alimenti controllati non supera il limite di legge per sostanza chimica. Aumenta però il numero delle diverse sostanze chimiche presenti contemporaneamente sullo stesso campione, dannosi per la salute dei consumatori. Un motivo in più per mangiare biologico.
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Pubblicato da Anna De Simone il 3 Dicembre 2012