Nespresso, da una tazza di caffè a una ciotola di riso
Dietro alle capsule Nespresso sono nascoste circa 60 mila porzioni di riso. Ma cosa c’entrano i chicchi di riso con quelli di caffè? A spiegarcelo è il nuovo programma per la sostenibilità di Nespresso!
Il 12 giugno è stato presentato anche in Italia il programma Ecolaboration. Ecolaboration è il programma di Nespresso per la produzione sostenibile che, tra le altre cose, consentirà di far crescere ulteriormente la percentuale di riciclo arrivando a un 75% a livello globale. Ciò è reso possibile grazie -anche- alla presenza di punti di raccolta in tutte le botique presenti sul territorio nazionale.
GUARDA LE FOTO DEI PROGRAMMI NESPRESSO
Con Ecolaboration, in Italia si amplia ulteriormente il raggio di attività, estendendosi oltre lo smaltimento delle capsule e permettendo a Nespresso di collaborare con partner italiani per il riutilizzo efficiente del materiale smaltito. Non solo capsule ma con Ecolaboration si avrà la possibilità di concentrarsi sul delicato processo di separazione tra alluminio dell’involucro e caffè residuo.
Il processo avverrà grazie a macchine appositamente modificate e, mentre l’alluminio sarà trattato per affrontare un nuovo ciclo di vita, il caffè residuo diventerà compost. Per la traformazione dei residui di caffè in compost, Nespresso ha collaborato con l’Unione Agricoltori della Provincia di Pavia. Il Compost, così ottenuto sarà impiegato per nutrire le terre delle risaie e il riso coltivato verrà acquisto da Nespresso per poi essere donato alla Fondazione Banco Alimentare Onlus per essere distribuito in oltre 8.000 strutture caritative.
In Italia, il progetto Ecolaboration è reso possibile grazie alla collaborazione con partner nazionali quali Federambiente, Fondazione Banco Alimentare Onlus, CiAl – Consorzio Imballaggi Alluminio e la già citata Unione Agricoltori della Provincia di Pavia.
GUARDA LE FOTO DEI PROGRAMMI NESPRESSO
Il programma Ecolaboration non è l’unica attività sociale di Nespresso. Tra le altre attività segnaliamo anche la AAA Sustainable Quality Program che mira a rifornirsi, entro il 2013, per l’80% di caffè proveniente da piantagioni in grado di garantire alta qualità, alta sostenibilità sociale, focalizzando il tema delle condizioni dei lavoratori e sostenibilità produttiva. Questo significherà lavorare con circa 80,000 coltivatori tra il Brasile, la Colombia, il Messico, la Costa Rica, il Guatemala e l’India oltre che con due nuovi paesi – Kenya ed Etiopia. Entro il 2013, inoltre, saranno tagliate del 20% le emissioni di anidride carbonica per ciascuna tazza di caffè ciò sarà possibile attraverso un approccio chiamato “valutazione del ciclo di vita“.
Foto per gentile consessione, Nespresso
Pubblicato da Anna De Simone il 15 Giugno 2012