Nespolo del Giappone, detto (Eriobotrya japonica), è un albero da frutto della famiglia delle Rosaceae, sottofamiglia Pomoidee, ma soprattutto non viene dal Giappone bensì dalla Cina. Poi sì che è arrivato anche in Giappone e, dopo ancora qualche secolo, in Europa. Italia compresa, naturalmente: introdotto nel 1812 nell’Orto Botanico di Napoli, il Nespolo del Giappone ha iniziato la sua carriera come pianta ornamentale, poi si è affermato anche per la bontà e l’utilità dei frutti.
La pianta del Nespolo del Giappone
La pianta del Nespolo del Giappone è bassa e sempreverde, mostra una chioma densa e arrotondata, si trova bene in zone temperate o calde. Le foglie sono piuttosto grandi e dal profilo frastagliato, i semi sono grossi e di colore scuro.
Esistono due tipi di Nespolo del Giappone, e si distinguono dai frutti: quello cinese ha un frutto grosso, a forma pera e con la polpa gialla, il tipo giapponese ha invece un frutto più piccolo e rotondo, il colore della polpa è più sbiadito. In entrambi i casi il frutto non ha dimensioni esagerate se non in varietà rare: il peso medio varia da 30 a 55 grammi.
Fioritura del Nespolo del Giappone
Il periodo della fioritura per il Nespolo del Giappone è insolito rispetto a ciò a cui siamo abituati in Italia con altri. In questo caso i mesi “buoni” sono quelli invernali, da novembre a febbraio. Col freddo e magari la neve, questo albero produce fiori piccoli, e riuniti in pannocchie di 100 o più unità. La fioritura coraggiosa avviene anche a temperature sotto lo zero ma se il clima è temperato, soprattutto nel periodo di fioritura e di formazione del frutto, è molto meglio.
Potatura del Nespolo del Giappone
Il Nespolo del Giappone è una pianta si può lasciare sviluppare liberamente, effettuando qualche isolato intervento di potatura dopo la raccolta. Si tratterebbe di qualche taglio di diradamento, nulla di difficile e impegnativo.
Questa pianta si riproduce quasi esclusivamente per seme, poi si esegue poi l’innesto.
Se tutto procede bene, una pianta è in grado di fornire 30 kg, per un produzione complessiva di 200 qli/ha. Se i fiori del Nespolo del Giappone restano fino a fine inverno, proprio poco dopo possiamo cominciare ad osservare la comparsa dei frutti. Osservare, e dico, osservare bene, perché il momento migliore per la raccolta è quando assumono un colore “giusto”: giallo, giallo-oro, giallo-arancione. Massima delicatezza, poi, nel procedere: sono molto delicati.
Coltivazione del Nespolo del Giappone
Se pensate che sia difficile come l’arte del Bonsai, la coltivazione del Nespolo del Giappone, vi sbagliate. Non presenta particolari difficoltà. Infatti lo troviamo sia in Spagna, vicino a Valencia, ad esempio, sia nel sud Italia, in particolare in Sicilia e Calabria. In giro per il mondo esistono numerose varietà di questa pianta, con frutti soprattutto, di colori e forme differenti.
In Italia alcune delle varietà diffuse sono: ‘Nespola di Ferdinando’, ‘Precoce di Palermo’, ‘Nespolone di Palermo’, ‘Grosso Lungo’ e ‘Grosso Tondo’. Sono quasi tutte concentrate nelle regioni meridionali per via del clima: l’habitat ideale del Nespolo del Giappone sono le zone con inverni miti e dove non gela quasi mai. Abbiamo detto che resiste sotto lo zero ma certamente non è la sua collocazione ideale.
Per coltivare al meglio il Nespolo del Giappone e ottenere buoni risultati, per quanto è possibile, dovremmo riservargli una posizione riparata dai venti invernali. Un altro accorgimento è quello di scegliere terreni non molto umidi perché la radice è quasi totalmente superficiale. Se riusciamo a proteggerlo potremo godere dei suoi fiori profumati e dei golosi frutti. Magari provando a farci una marmellata, anche.
Proprietà del Nespolo del Giappone
Per quanto riguarda le proprietà del Nespolo del Giappone in diversi Paesi, non solo in Cina e Giappone, le foglie sono utilizzate per il trattamento di malattie della pelle e del diabete. Anche il miele ricavato da questa pianta, oltre ad essere particolarmente apprezzato in Italia e in Spagna, si è rivelato anche molto ricco di sostanze nutrienti ed energetiche.
Il Nespolo del Giappone non è una recente scoperta, però, e le sue proprietà sono note da tempo. Nel XVIII secolo, appena arrivata in Giappone, era una pianta usata solo a scopo ornamentale e paesaggistico ma già a partire dal XIX secolo, grazie alla selezione realizzata dagli agricoltori, si sono ottenuti frutti più grossi che hanno cominciato a riscuotere successo.
Nell’alimentazione ma non solo perché gustosi, anche perché nella polpa agro-dolce, profumata e rinfrescante si nascondono elementi e vitamine preziose. Col tempo e son la diffusione del Nespolo del Giappone anche nella nostra Europa, si è arrivati ad impiegarne i frutti per la produzione di marmellate, succhi e bevande.
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