Nepenthes, pianta carnivora
Nepenthes, pianta carnivora: come curare e come coltivare la pianta carnivora Nepente. Consigli sulla coltivazione in casa.
Mentre piante carnivore come la Dioneae muscipola, molti tipi di Sarracenie, di Pinguicole e drosere, possono essere coltivate all’aperto, la pianta carnivora Nepente va tenuta sempre in casa, non sopporta il freddo e vuole un clima umido e caldo.
Questa pianta necessita di una forte luminosità ma non di sole diretto poché in natura si trova ai piedi di fitte foreste del Borneo o della Malesia. Molte cure della Nepenthes sono in comune con la Dionea.
Nepenthes, pianta carnivora
La Nepenthes è una pianta insettivora dall’elevato valore estetico. Al contrario della Dionea e di altre piante insettivore, questa ha un ruolo molto passivo nella cattura degli insetti. Si limita a emanare un odore che attrae gli insetti che, ignari, finiscono per scivolare nelle sue foglie modificate, gli ascidi.
Al contrario di quanti molti possano pensare, la nepenthes è una pianta facile da coltivare. Va tenuta dentro casa in estate e in inverno. Al momento dell’acquisto, soprattutto le specie più grandi, sono un po’ costose ma, se ben tenute, possono durare per molto tempo.
Ascidi
Le foglie di Nepenthes hanno la forma di otri, piccoli o grandi a secondo della specie. Botanicamente, le foglie della Nepenthes sono denominate Ascidi. Gli ascidi sono fondamentali per questa pianta, quindi prestate attenzione! In caso di ascidi secchi dovreste correre subito ai ripari e ricontrollare le vostre abitudini in termini di cure, terriccio, irrigazioni e nutrimento.
Il fondo degli ascidi è caratterizzato da una sostanza adesiva e mucillaginosa. Gli insetti, così, cadono sul fondo e non riescono più a volare via.
Una volta catturati, gli insetti vengono letteralmente digeriti da enzimi simili alla tripsina umana (un enzima che si trova nel nostro stomaco e che aiuta nella digestione delle proteine).
Il terreno giusto e il nutrimento
Esistono concimi per piante carnivore? NO! Mai somministrare fertilizzante alle carnivore, tantomeno alla Nepente. Questa pianta può essere nutrita solo saltuariamente con piccoli insetti (moscerini o mosche) che possiamo catturare per loro e farli scivolare negli ascidi. Attenzione! Non esagerate, queste piante sono abbastanza autosufficienti grazie al particolare apparato radicale, meglio un insetto in meno che uno in più!
Come irrigare le piante carnivore
Queste informazioni sono valide per tutte le piante carnivore, comprese le Nephentes. Per l’irrigazione, usate acqua distillata (non acqua del rubinetto che può essere calcarea). L’acqua distillata si può prelevare gratuitamente dai condizionatori ma, se in casa non avete un climatizzatore, potete acquistare l’acqua osmotica presso un negozio di acquario, la pagherete pochi centesimi al litro, molto più economica dell’acqua distillata che trovate nei supermercati.
In alternativa potete usare l’acqua filtrata con caraffe filtranti o l’acqua piovana. Gli ascidi secchi possono essere un chiaro sintomo di sofferenza della pianta legato alla disidratazione.
Al contrario delle altre piante, queste hanno bisogno di molta acqua. Se il vostro vaso ha un foro di scolo, fate il modo che il sottovaso sia sempre pieno di acqua, oppure usate un contenitore senza foro di scolo. Il terreno deve essere sempre saturo di acqua. Solo per le specie Sarracenia le irrigazioni dovranno essere meno spinte ma per la pianta carnivora Nepente non badate a spese. Per irrigare con una minor frequenza, usate un substrato di sfango. Il terreno dovrà essere sub-acido, con pH intorno ai 6 o 6.5. Lo sfango è ideale per irrigare con una minor frequenza ma in commercio si trovano delle miscele date da agriperlite e torba bionda contenenti una percentuale di azoto massima intorno allo 0,4 – 0,5%.
Pubblicato da Anna De Simone il 10 Ottobre 2017