Muffa grigia su ortensie

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Muffa grigia su ortensia: indicazioni utili per riconoscere e curare la muffa grigia dell’ortensia. La muffa grigia è una malattia che interessa foglie e fiori dell’ortensia causandone la marciscenza con lo sviluppo di muffa grigia.

La muffa grigia è causata dal fungo Botrytis cinerea, parassita che attacca molte varietà di piante. Causa danni su piante ornamentali ma anche di interesse economico come la vite aggredendo i grappoli d’uva. Il marciume grigio muffa grigia, può causare allergie.

Il caratteristico colore grigio cenere è dettato dalla sporata (ammasso di spore) tipica del Botrytis cinerea. Le spore sono il mezzo di riproduzione del fungo, quindi, in caso di asportazione manuale delle parti malate ne è consigliata la completa eliminazione.

Solo in presenza di condizioni molto favorevoli alla propagazione del fungo consigliamo di adoperare fungicidi. E’ bene ricordare che questo tipo di fungo si adatta molto bene ai fungicidi sviluppando, in tempi rapidi, una forte resistenza; dato queste caratteristiche, se l’infestazione è lieve, si consiglia di non intervenire con trattamenti chimici e di asportare semplicemente la parte interessata dal marciume grigio. Al contrario, in caso di forti infestazioni su coltivazioni intensive di ortensia, è consigliato sfruttare la lotta biologica che risulta meno dispendiosa e più efficace dei trattamenti con fungicidi. Se le piante interessate da muffa grigia sono un paio, si può procedere con l’uso di fungicidi anche in caso di forti infestazioni.

La muffa grigia si sviluppa in presenza di persistenti condizioni di umidità ambientale. Il fungo responsabile della muffa grigia riesce a danneggiare i tessuti vegetali causando un processo di marcescenza con sviluppo della sporata. Come premesso, sull’ortensia non sempre è opportuno intervenire contro la muffa grigia ma chi comunque volesse procedere al trattamento, può tuttavia intervenire con tebuconazolo-4,35 oppure con fenexamid-42,74 alle dosi riportate in etichetta.

Si tratta di fungicidi sistemici impiegati a uso curativo. Possono essere applicati in tutte le fasi di sviluppo dell’ortensia. In commercio sono reperibili formulazioni di tebuconazolo arricchite con fosfiti di potassio per aumentare la resistenza della pianta alle malattie fungine.

In caso di attacco è bene intervenire tempestivamente eliminando tutte le parti ammuffite e irrorando le piante con della poltiglia bordolese: il trattamento va ripetuto ogni 10 giorni circa fino a quando il problema non è del tutto risolto.

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Malattie dell’ortensia

La muffa grigia non è l’unica malattia che può colpire l’ortensia, anzi, l’attacco del fungo Botrytis cinerea su ortensia (responsabile della muffa grigia) è un fenomeno relativamente insolito. Altre malattie fungine che possono attaccare l’ortensia sono l’oidio (a opera del fungo Erysiphe polygoni), il marciume radicale (responsabile è il fungo Pythium spp), la ruggine dell’ortensia (Pucciniastrum hydrangeae) e la ruggine meridionale (i funghi responsabili sono Athelia rolfsii e Sclerotium rolfsii). L’ortensia può essere attaccata da un terzo tipo di ruggine, quella di origine batterica causata dal parassita Pseudomonas solanacearum. Per tutte le informazioni vi rimandiamo all’articolo dedicato alle Malattie dell’Ortensia.

Come prevenire la muffa grigia dell’ortensia

Per uso preventivo sconsigliamo l’uso dei fungicidi segnalati in precedenza perché possono dare luogo a infestazioni resistenti. Una buona prevenzione può essere effettuata irrigando la pianta con più attenzione e cercando di mantenere bassi i livelli di umidità del giardino.

Una buona manutenzione del giardino proteggerà l’ortensia e le altre piante dall’attacco di parassiti. Innaffiate l’ortensia nelle prime ore mattutine evitando di bagnare fogliame o fiori, irrigate direttamente alla base della pianta. Ricordatevi di eseguire una buona potatura dell’ortensia e di seguire tutti gli accorgimenti già descritti nell’articolo Come curare l’ortensia.