Mucuna pruriens: semi, polvere e capsule
Mucuna pruriens, pianta dal nome scientifico Mucuna pruriens L., è originaria delle regioni tropicali africane e dell’Asia meridionale, cresce spontanea infatti nell’area tra l’India e lo Sri-Lanka, e nelle zone caraibiche fino al Sud-America ma oggi, viste le sue proprietà, viene coltivata in modo intensivo anche in altri paesi, a fini commerciali. Vediamo quali vantaggi porta, che la rendono così apprezzata e desiderata.
Mucuna pruriens in polvere
Ridotte in polvere per poter essere a volte assunte meglio, le parti più usate della mucuna pruriens a fini fitoterapici sono i semi (vedi immagine di apertura del nostro articolo), anche se le foglie secondo alcuni studi avrebbero proprietà antiossidanti da approfondire ed eventualmente sfruttare.
Nei semi di questa pianta troviamo alcune sostanze come il glutatione, le lecitine, l‘acido gallico, la nicotina, la serotonina, alcuni inibitori delle proteasi ed un olio viscoso color marrone scuro ma ciò che più ci interessa è l’amminoacido L-DoPA. E’ presente in concentrazioni che possono passare dal 3,1% al 6,1% ed fa sì che la mucuna pruriens sia utilizzata per la produzione industriale di L-DoPA.
Si tratta di un precursore della dopamina che gioca un ruolo molto importante nella salute e anche nell’equilibrio psichico delle persone. Influenza numerosi processi fisiologici, l’umore e anche i comportamenti sessuali e il movimento. Troviamo quindi L-DoPA inserito in terapie per malattie legate alla carenza di dopamina come il morbo di Parkinson e alcuni stati depressivi.
Come si estraggono i semi della Mucuna pruriens
I semi della Macuna pruriens possono essere estratti in diversi modi, ma il metodo più comune prevede i seguenti passaggi:
- Raccogliere i baccelli maturi della pianta di Macuna pruriens quando sono secchi e marroni (vedi immagine qui sopra).
- Rompere i baccelli e rimuovere i semi, che sono di colore marrone scuro e relativamente grandi.
- Separare i semi dalle impurità come i filamenti fibrosi che li circondano.
- Asciugare i semi all’aria aperta o in un essiccatore a bassa temperatura per alcune ore, fino a quando diventano secchi e duri.
Una volta estratti, i semi possono essere utilizzati per preparare estratti o polveri a base di Macuna pruriens.
Proprietà della Mucuna pruriens
Si presenta come un arbusto rampicante, appartenente alla famiglia delle Fabaceae quindi è parente dei fagioli e di altri legumi ma la mucuna pruriens detiene delle preziose proprietà. Alcune sono da verificare ma la medicina tradizionale la consiglia in caso di disfunzione erettile e di scarso appetito sessuale di natura psicogena oppure per curare gli effetti del morso di serpenti velenosi, il diabete e il morbo di Parkinson.
Molti attribuiscono a questa pianta anche delle proprietà afrodisiache: farebbe aumentare la libido e curerebbe la mancanza di appetito sessuale migliorando anche la fertilità maschile.
Mucuna pruriens in capsule
Possiamo provare gli effetti della mucuna pruriens acquistando un integratore in capsule, così da provarne gli effetti e l’efficacia sul nostro organismo.
Prima diamo una occhiata alle controindicazioni: è infatti sconsigliata a chi soffre di gravi disturbi epatici o cardiopatie severe, e anche a donne in gravidanza o in fase di allattamento. Ad oggi la Mucuna pruriens non è nell’elenco di piante medicinali ammesse negli integratori alimentari e in Italia resta quindi molto meno nota e poco utilizzata nonostante ci siano vari studi che cercano di dimostrare le sue proprietà medicinali.
Dove acquistare la Mucuna pruriens
E’ possibile procurarsi capsule di mucuna pruriens sia on line sia in negozi specializzati che vendono prodotti naturali ma è bene fare attenzione alle dosi consigliate. Quando si usano estratti secchi di semi titolati al 10-50% in L-DoPA non bisogna superare le 2 capsule da 200 mg al giorno.
Tra i prodotti di ottima qualità vi segnaliamo il vasetto da 75 grammi di Macuna Pruriens confezionata da “Cibo Crudo“.
Opinioni sulla Mucuna pruriens
Quelle della mucuna pruriens sono proprietà in fase di accertamento, magari tra qualche anno saranno confermate e le sue capsule diventeranno molto più diffuse, ad oggi ci sono opinioni e studi in atto che riportiamo.
Vari esperti hanno confermato le proprietà anti-parkinsoniane della Mucuna Pruriens che oltretutto sembrerebbe essere addirittura molto più tollerata rispetto ad altri farmaci a base di L-dopa che possono dare come effetto collaterale la discinesia.
Per quanto riguarda lo sbandierato effetto di aumento della libido e della potenza sessuale, i risultati sono ad oggi incoraggianti ma da confermare con altre verifiche, lo stesso vale per il ruolo che la mucuna pruriens avrebbe nel trattamento dell’infertilità maschile. Alcuni studi provano che migliora i livelli di testosterone, LH, dopamina, adrenalina e noradrenalina in uomini infertili, riducendo i livelli di FSH e prolattina, ed aumentando anche la conta spermatica e la motilità degli spermatozoi.
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Pubblicato da Marta Abbà il 25 Febbraio 2023