Mucolitici: cosa sono, come funzionano ed effetti collaterali
Ci troviamo nella stagione adatta per comprendere meglio cosa sono quei mucolitici che magari ci troviamo prescritti per i classici malanni invernali. Che cosa contengono e che effetto fanno. Sono dei farmaci che spesso sentiamo nominare ma che molto probabilmente non conosciamo bene, li diamo per scontati.
Mucolitici: cosa sono
Con il termine “mucolitici” andiamo a definire una precisa categoria di farmaci naturali o di sintesi che servono per rendere più fluide le secrezioni mucose delle vie respiratorie intervenendo sulla loro composizione, direttamente. Questi mix di sostanze riducono la viscosità del muco e così facendo riescono a rendere più facile la sua eliminazione quando tossiamo, ad esempio.
Mucolitico: come funzionano
Il muco non è un nemico a priori ma deve essere presente in una certa quantità. E’ filante e molto viscoso, aderisce a ciò che tocca e ci è utile per proteggere le mucose dell’apparato respiratorio perché le avvolge, in un certo senso, in un velo di gel viscoelastico. Il muco è in grado di proteggerci dall’arrivo di insulti microbici ma anche da sostanze irritanti inalate oltre che dalla disidratazione.
Quando veniamo colti dai classici malanni di stagione, infettivi o infiammatori, produciamo molto più muco del normale dalle cellule caliciformi e delle ghiandole submucose. Non solo quindi il muco è presente in maggiore quantità ma cambia la propria natura, con variazioni di composizione. Si nota che non è fluido come prima ma diventa più viscoso ed elastico, perfetto per catturare microorganismi e prodotti dell’infiammazione locale. Ci può venire quindi la classica tosse grassa, accompagnata dalla presenza di catarro, che non è altro che un tentativo di espellere le secrezioni che si formano a livello polmonare e le sostanze estranee in esse intrappolate.
Quando il muco è molto giallo, è un segno della presenza di batteri, quando è molto più viscoso non riusciamo ad espellerlo come siamo abituati e il meccanismo si intoppa. Cosa significa nella pratica? Che iniziamo a far fatica a respirare perché abbiamo le vie aeree bloccate. In questa situazione dobbiamo trovare il modo di liberarci dal catarro eliminandolo nel modo più indolore possibile anche perché ha inglobato i batteri che sono rimasti imprigionati nelle secrezioni viscose. Se non avviene, l’infezione non fa che aggravarsi. Ecco quindi perché i mucolitici sono molto importanti per aiutarci ad espettorare senza che la malattia o il malanno si aggravi.
Farmaci mucolitici
Prima di analizzare qualche mucolitico dei più comuni vediamo come agiscono nello specifico. Il muco ha una certa viscosità che dipende dalla concentrazione delle mucoproteine che lo compongono (fucomucine) ma anche dalla presenza di ponti disolfuro tra di esse. Una delle più note mucoproteine è la glicoproteina mucina.
Il mucolitico più conosciuto, l’Acetilcisteina, presente in parecchi farmaci che siamo abituati a utilizzare, rompe i ponti disolfuro e in questo modo rende il muco meno viscoso. Ha anche delle proprietà antiossidanti che possono servire per alleviare l’infiammazione in corso a livello locale e protegge il tessuto respiratorio dai fenomeni degenerativi.
Tra gli altri farmaci dotati di attività mucolitica ci sono ad esempio l’Ambroxolo che normalizza la viscosità del muco e ha anche delle importanti proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie, e il Sobrerolo che va a scindere i legami che tengono unite le mucoglicoproteine e attira acqua a livello della mucosa delle vie aeree, aumentando la fluidità del muco.
La Bromexina oltre ad aumentare la secrezione di muco dal tratto respiratorio, stimola anche l’attività ciliare, favorendo l’eliminazione del muco mentre la Telmesteina è un mucolitico e fluidificante consigliato nelle infiammazioni acute e croniche dell’apparato respiratorio. La Carbocisteina agisce sulle ghiandole mucipare e riduce la secrezione del muco mentre l’Erdosteina, derivata dall’omocisteina, ha un’azione mucolitica e anche antiradicalica. Dei più noti non abbiamo ancora citato la Neltenexina, sostanza mucolitica, espettorante e stimolante la clearance mucociliare, che favorisce la produzione di surfattante, e la Tiopronina, fluidificante e antispastico bronchiale, che stimola anch’esso l’attività ciliare.
Mucolitico: controindicazioni ed effetti collaterali
In generale è necessario fare attenzione quando vengono somministrati ai bambini minori di due anni perché possono aumentare le probabilità di avere un’ostruzione bronchiale. Tutti questi farmaci hanno degli effetti collaterali e delle controindicazioni d’uso indicati nel foglietto illustrativo. Se non vogliamo utilizzare farmaci al primo cenno di raffreddore possiamo correre ai ripari con altri rimedi naturali che possono aiutarci a prevenire o ad arginare i sintomi dei classici malanni della stagione fredda. Il miele fa molto bene e anche gli agrumi di cui si dovrebbe fare il pieno visto che sono di stagione e particolarmente gustosi. Tra la frutta c’è anche il kiwi che ci può dare una mano e non facciamoci mai mancare delle buone dosi di verdura, soprattutto quella verde e le carote, i broccoli e i cavolfiori e la dolce zucca, quando la si trova. Carne rossa e latte possono dare una mano e anche l’olio di oliva che a tavola non dovrebbe mai mancare, in nessuna stagione.
Pubblicato da Marta Abbà il 9 Novembre 2019