Mucca giapponese di Kobe, non una mucca qualsiasi e non una carne qualsiasi la sua. E’ da qualche anno che la si trova più facilmente anche dalle nostre parti e ha delle caratteristiche davvero particolari. Non si tratta solo di una carne di alta qualità, come ne abbiamo molte anche made in Europa o in Sud America. Ci sono delle modalità per allevare la mucca giapponese di Kobe che rendono la sua carne pregiata e diversa. Anche i vegetariani convinti possono avere la curiosità di capire perché.
Mucca giapponese di Kobe
Non basta nascere in Giappone, per una mucca, per essere poi chiamata di diritto “mucca giapponese di Kobe”. In questo paese le denominazioni vengono date in modo molto preciso e scrupoloso, c’è una regolamentazione severa sulla carne di manzo che indica che solo le bestie che nascono, sono allevate e macellate nella prefettura di Hyogo, di cui Kobe è capitale, possono essere chiamate e mangiate come mucca giapponese di Kobe. In questa area c’è l’habitat ideale per gli animali come i bovini che hanno quindi carni marmorizzate e dolci.
Le altre carni del Giappone non sono affatto da buttare, anzi, ce ne sono di ottima qualità ma la mucca giapponese di Kobe ha delle precise e irripetibili caratteristiche ed è anche tra le più note, ad oggi, fuori dai confini nipponici. La sua fama è così ampia e antica perché Kobe è stato il primo porto ad aprire agli stranieri, già nel 1869, la carne della mucca giapponese di Kobe è stata assaggiata prima delle altre e le ha bruciate sul tempo. Per ora è la più nota.
Mucca giapponese di Kobe pregiata
La carne di questo animale è apprezzata perché succulenta e morbida. Questo si spiega bene quando si indaga sulle modalità con cui, da vivi, questi bovini vengono trattati.
In Giappone questa carne viene ottenuta mantenendo una alimentazione ferrea a base di cereali, barbabietole e patate, con l’aggiunta di una razione quotidiana di birra. Non è finita: oltre alla dieta particolare, le mucche giapponesi di questa varietà vengono anche massaggiate a mano con un guanto di crine. Questa operazione fa sì che il grasso si distribuisca all’interno del muscolo anziché restare in superficie, ed ecco l’effetto marmo che si nota a colpo d’occhio.
Mucca giapponese di Kobe: carne
Come possiamo spiegare le particolarità di questa carne senza che la si assaggi ma solo a parole? Proviamo. E’ di alta qualità e contiene pochi grassi saturi e molti polinsaturi, quindi per quanto riguarda gli esami del sangue di chi la ingerisce, questi grassi non fanno aumentare i livelli di colesterolo nel sangue.
Non serve essere degli esperti degustatori di mucche per capire che questa carne non ha nulla a che vedere con quella di altre razze che provengono dalla nostra stessa Italia, come dalla Scozia, dall’Irlanda, dall’Argentina e da altri paesi che allevano bovini.
Prendendo il filetto di Mucca giapponese di Kobe da cuocere sulla piastra si nota subito come presenti sottili venature di grasso. Si sciolgono appena a contatto con il calore e rendono la carne burrosa, morbida. Speciale!
Mucca giapponese da latte
Le mucche giapponesi da latte non sono queste, di solito, che rendono meglio se utilizzate per la carne. Anche quelle da latte, però, in Giappone godono di un trattamento che non è comune. In questo Paese è prevista una stretta sorveglianza della linea genealogica delle bestie, l’alimentazione è selezionata, molto attenta, con un controllo severo degli ingredienti che non devono essere diversi da grano, riso e fieno. Anche i luoghi dove queste mucche vivono, in Giappone, sono controllati e devono essere privi di fonti di stress.
Mucca giapponese di Kobe: birra
Lo abbiamo già accennato: questa Mucca giapponese di Kobe molti direbbero che è un po’ viziata. Oltre ad i massaggi, infatti, beve anche birra una volta al giorno. Non è una questione di viziare, in verità, ma questa bevanda porta gli animali a mangiare di più. La birra viene data quasi solo alla mucca giapponese di Kobe che appartengono ad una razza detta Tajima, selezionata, perché non tutte le Tajima diventano mucche di Kobe.
Si tratta di una categoria precisa di mucche appartenenti alla macro-razza Japanese Black e il nome Tajima deriva dalla omonima area montuosa della prefettura di Hyogo, dove questi bovini vengono allevati.
Mucca giapponese di Kobe: prezzo
Per conoscere il prezzo di questa carne, dove mangiarla e perché, vi consigliamo la lettura dell’articolo dedicato, sulla carne di Wagyu
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