La mosca è un insetto che tutti noi conosciamo e lo consideriamo il più delle volte fastidioso se non portatore di sporcizia. Mosche sul cibo, mosche addosso, mosche sui nostri animali domestici sono tutte cose non gradite. Proviamo a conoscere meglio questo insetto, anche per tenercelo meglio lontano.
Mosca bianca: significato
Quando parliamo di mosca intendiamo in senso generale un insetto dell’ordine dei Ditteri, ce ne sono diversi ma nell’immaginario collettivo le mosche hanno alcune caratteristiche di ordine morfologico ed etologico. Di volta in volta, cambiando contesto e anche regione geografica, possiamo trovare insetti diversi chiamate sempre mosche, questo perché ad oggi non è possibile indicare una rigorosa definizione del nome comune su base esclusivamente tassonomica.
Quando parliamo di mosca bianca il più delle volte non vogliamo indicare un insetto ma un atteggiamento, una situazione. Sei la mosca bianca della famiglia, di un gruppo, di una folla se ti sai far distinguere, solitamente in modo positivo. E’ un po’ il contrario della pecora era, in fondo, a pensarci bene.
Torniamo invece nel mondo degli insetti se parliamo di “mosca domestica” (Musca domestica), un dittero cosmopolita e ubiquitario, comune in tutti gli ambienti frequentati dall’Uomo, aperti o chiusi.
Mosca: insetto fastidioso
L’insetto di cui stiamo parlando è così fastidioso che girano attorno al suo nome numerose leggende metropolitane su come tenerselo lontano. Quella che più mi ha colpito, e particolarmente diffusa nel nord Italia, racconta che l’affiggere un cartello con scritto in nero a caratteri grandi il numero 58 terrebbe lontano le mosche. Perché mai proprio il 58? Me lo sono chiesta ovviamente anche io sentendomi rispondere che le mosche vedendo il disegno creato da queste due cifre affiancate, pensa che si tratti di una ragnatela. Ovvio che se ne sta alla larga.
Le mosche sono insetti di dimensioni medie, possono andare dai 5 ai 10 millimetri di lunghezza, di norma, non molto di più. Hanno un corpo compatto con ben distinte le sue parti quali capo, torace e addome, ci sono poi anche le zampe e le ali funzionali. Se avete visto un disegno o una fotografia della mosca avrete notato il suo apparato succhiante ben visibile, lo utilizza per cibarsi di resti organici sfruttando la saliva.
Quando abbiamo visto i tafani abbiamo invece notato che negli esemplari femmina l’apparato è perforante-succhiante. Le tante varietà di mosca hanno degli elementi in comune che proviamo ad elencare come una sorta di identikit. Hanno tutte una livrea con pigmentazione grigia o anche con sfumature verso il nero o verso il bruno, una mancata percezione delle antenne, il capo ben evidente, libero, largo e con occhi grandi. Il torace delle mosche è argo e robusto, relativamente breve, l’addome fusiforme e poco evidente. Per volare utilizza una coppia di ali ben sviluppate, trasparenti, disposte orizzontalmente ai lati dell’addome in posizione di riposo.
Altre caratteristiche classiche di questo fastidioso insetto, e che di fatto sono alla base del fastidio che esso crea, sono la sua abilità nel volo e l’emissione del ronzio. Ammirevole la sua capacità di camminare su qualsiasi superficie, anche il vetro, indipendentemente dall’orientamento.
Mosca: cosa mangia
Che si tratti di mosche da qualche millimetro e di mosche da quasi un centimetro, tutte sono caratterizzate da una fase giovanile in cui assumono l’aspetto di una larva biancastra di forma conica. In questa fase, da giovanissime quindi, esse si nutrono di vegetali, di carne viva, di parti di animali morti, a meno che non siano parassite di animali superiori.
C’è infatti il caso di alcune larve di mosca che vivono nel tratto inferiore dell’ intestino dei mammiferi, uomo compreso, e che colpiscono particolarmente i bambini che ne inghiottono le uova giocando con la terra.
Quando le mosche diventano adulte e hanno tanto di ali, preferiscono succhiare i liquidi zuccherini delle piante, o il sangue.
Mosca: quanto vive
La mosca vive in media circa tre settimane quindi iniziamo subito con lo sfatare il mito diffuso per cui una mosca non sarebbe in grado di superare le 24 ore di vita. Certo non siamo di fronte ad un animale che vive anni e anni, ma un giorno è davvero una stima scorretta della sua vita media. Possiamo trovare, a seconda dei contesti ambientali e della specie considerata, cicli di vita che vanno dai 15 giorni ai 30 giorni. Così poco? Esatto, così poco, ma restano degli insetti molto diffusi a causa della loro veloce e generosa riproduzione.
Mosca: vista
La vista per la mosca è molto importante, lo dimostra il fatto che questo insetto dispone di due organi di vista: gli occhi propriamente detti (composti) e gli ocelli. Gli occhi sono formati da un numero variabile di ommatidi di forma esagonale e ogni ommatidio copre uno spicchio del campo visivo globale. Questo fa sì che l’immagine percepita dall’insetto sia perciò a mosaico, e la sua definizione sarà tanto maggiore quanto più è alto il numero degli ommatidi: le mosche ne hanno quattromila, le farfalle da 12 a 17.000, le libellule 28 mila…
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