Mosca dell’olivo, rimedi
Mosca dell’olivo, rimedi e trattamenti. Dalle trappole ai nuovi metodi di difesa. Come eliminare la mosca olearia, consigli pratici e tecniche di coltivazione efficaci.
Bactrocera oleae
La mosca dell’olivo, Bactrocera oleae, è particolarmente attiva dal mese di settembre soprattutto quando in questo periodo le temperature sono comprese tra i 23 – 27 °C.
La puntura della mosca sull’oliva ne determina il danneggiamento olfattivo e qualitativo. In agricoltura si parla, infatti, di difetto da verme dettato dalle larve di mosca che scavano gallerie all’interno del frutto per nutrirsi della polpa.
La mosca dell’olivo arreca molti danni compromettendo la produzione dell’olio di oliva. L’olio prodotto in un oliveto attaccato dalla mosca bactocera oleae è scarso e anche scadente.
Lotta alla mosca dell’olivo
Per una maggiore efficacia della lotta alla mosca delle olive è necessario adottare un’azione di monitoraggio anticipato. Grazie a un attento monitoraggio si può individuare il livello di popolazione di mosca presente nell’oliveto e ottenere indicazioni esatte sul momento in cui eseguire il trattamento.
Quando avviare il monitoraggio?
Nelle annate caratterizzate da inverni miti, con primavere ed estati più fresche, il monitoraggio della mosca olearia va fatto precocemente: già a metà giugno!
Quando il clima vede temperature elevate in estate, il monitoraggio va posticipato al mese di luglio.
Come fare? Attraverso l’impiego di trappole cromotrophiche gialle (attirano, solo con il colore, mosche di entrambi i sessi) e di trappole con feromoni (attirano solo mosche maschio).
Per il monitoraggio, vi consiglio l’impiego di trappole cromotropiche gialle. Si acquistano facilmente presso i garden center più forniti oppure su Amazon dove una confezione da 10 trappole è proposta al prezzo di 19,50 euro con spedizione gratuita.
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Sull’annuncio c’è scritto “per mosca bianca” ma in realtà queste trappole sono molto aspecifiche e attirano qualsiasi tipo di mosca, compresa quella olearia o della frutta.
Mosca dell’olivo, trattamento adulticida
Tale metodo mira all’eliminazioni delle mosche adulte prima che possano pungere le olive deponendo le uova. Questo trattamento risulta efficace se eseguito con un’attento monitoraggio dell’oliveto.
Il prodotto va applicato nella parte medio-alta della chioma, nella zona più esposta al sole e consiste in una miscela di insetticida ed esca proteica.
Rispetto alla lotta larvicida, questo metodo consente di impiegare una quantità di antiparassitario ridotta addirittura dell’80%.
Di contro, il trattamento adulticida deve essere tempestivo: si deve intervenire entro pochissimi giorni dal superamento della soglia di infestazione dell’1-2% e bisogna ripetere l’intervento dopo piogge intense che ne diminuiscono notevolmente l’efficacia.
Mosca dell’olivo, trattamento larvicida
Al contrario di quanto visto con il trattamento adulticida, la lotta larvicida punta ad annientare le larve per impedire nuove infestazioni. La lotta larvicida può essere applicata al superamento della soglia del 10 – 15% di infestazione con prodotti chimici a base di dimetoato che, penetrando all’interno del frutto, eliminano le larve.
Eliminare la mosca olearia, nuovi metodi di difesa
Le tecniche di difesa più efficaci sono quelle che prevedono un piano in grado di integrare più mezzi di lotta. Non basta eseguire un trattamento larvicida o adulticisa. Per contenere le popolazioni di mosca olearea è necessario associare il trattamento larvicida con quello adulticida. In aggiunta sarebbe opportuno proseguire con trattamenti repellenti a base di rame o caolino.
Mosca dell’olivo, lotta biologica e rimedi naturali
Chi vuole affidarsi a rimedi naturali può contare sulla cosiddetta lotta biologica o scegliere quei prodotti ammessi nell’agricoltura biologica.
Affidandosi al metodo biologico si può sfruttare la cattura massale con le trappole contenenti specifici attrattivi alimentari associati a un insetticida di contatto. In questo caso, la classica “esca per mosca dell’oliva” “Attract and kill“.
In alternativa, il metodo biologico prevede l’impiego di sali di rame sfruttandone l’attività indiretta di controllo del parassita. Con l’aumentare del problema della mosca dell’olivo sono stati registrati nuovi prodotti impiegabili in agricoltura biologica, si tratta di Beauveria bassiana e Spinosad.
La lotta biologica sembra non essere molto efficace: in ambito sperimentale con lanci di Opius concolor, non sono stati registrati risultati entusiasmanti soprattutto a causa degli elevati costi. Altre prove di controllo biologico sono state eseguite con l’antagonista Bacillus thuringiensis, che però fallisce quando la larva ha già raggiunto profondità.
Trappola per mosca olearia
La trappola adesiva con fogli gialli (trappola cromotropica) è utile nel monitoraggio ma, da sola, risulta inefficace negli oliveti.
Può essere utile nei piccoli oliveti di famiglia per limitare la crescita della popolazione di mosche olearie. Bisognerà usare un buon numero di trappole e sostituirle periodicamente.
La trappola cromotropica può essere affiancata alla classica trappola con esca. Se con i fogli adesivi è il colore giallo ad attirare la mosca dell’olivo, con la trappola con esca dovrete preparare un intruglio apposito.
Potete preparare una trappola fai da te o sfruttare i tappi con gancio già preconfezionati. Un set di 9 trappole su Amazon si compra con 9 euro con spese di spedizione gratuite.
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Avrete bisogno di 9 bottiglie di plastica da riempire, per metà, con un liquido proteico oppure con: acqua e birra, acqua e acciuga, acqua e scarti di pesce… così da confezionare un’esca perfetta!
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Pubblicato da Anna De Simone il 21 Febbraio 2017