Monopattini elettrici come le bici ma attenzione alle regole

monopattino elettrico

Dal primo gennaio 2020 la circolazione sulle strade italiane dei monopattini elettrici è stata approvata ed esce dal periodo di sperimentazione ma ora per evitare il caos è necessario che gli utenti rispettino le regole, già stabilite dal decreto del 4 giugno 2019 emanato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dedicato alla “Sperimentazione della circolazione su strada di dispositivi per la micromobilità elettrica”.

Il Decreto del 4 giugno 2019 è stato convertito in legge dalla Gazzetta ufficiale 162 del 12 luglio 2019 e la fine del periodo di sperimentazione e l’equiparazione dei monopattini elettrici alle biciclette sono stati sanciti dalla Gazzetta ufficiale del 30 dicembre 2019.

Il problema è che ben pochi utenti e perfino ben pochi giornalisti si sono presi la premura di leggere con attenzione tutto quanto previsto dalla normativa e così in rete oggi si leggono parecchie imprecisioni e soprattutto omissioni che rischiano di creare confusione e caos come già accaduto per le biciclette a pedalata assistita free floating.

Vediamo quindi in dettaglio a quali condizioni e con quali regole e limiti è possibile utilizzare in sicurezza i monopattini elettrici nel nostro paese.

Tipologie dei dispositivi per la micromobilità elettrica definiti dal decreto del 4 giugno 2019

Prima di tutto è bene ricordare quali sono le tipologie dei dispositivi per la micromobilità elettrica che erano stati individuati e ammessi alla sperimentazione dal decreto del 4 giugno 2019:

  1. monopattini
  2. hoverboard
  3. segway
  4. monowheel

I monopattini sono dispositivi NON auto-bilanciati ovvero necessitano di un cavalletto per restare in equilibrio verticale, diversamente dagli altri 3 dispositivi (hoverboard, segway e monowheel) che sono dispositivi bilanciati.

Sono certo che anche le persone più anziane non faticheranno a comprendere cosa sia un monopattino (elettrico). Molto più difficile è che capiscano cosa siano le altre 3 tipologie di dispositivi, anche in considerazione che il legislatore ha deciso di conservare i nomi in lingua inglese.

Monopattini, hoverboard, segway e monowheel: fotografie e caratteristiche

Vediamo quindi alcune fotografie così da chiarirci l’idea su cosa sia ogni dispositivo:

In questa prima fotografia vedete un monopattino elettrico proposto da Xiaomi, un’azienda cinese tra i leader di mercato.

Xiaomi Electric Scooter 4 Pr

Si tratta di un monopattino elettrico pieghevole, con double brake system e con un’autonomia di circa 45 km, adatto a persone con un peso fino a 100 Kg.

Il monopattino Xiaomi ha 3 modalità selezionabili: Eco con una velocità massima di 15 km/h, Standard con una velocità massima fino a 25 km/h e Sport con una velocità massima di 25 km/h.

Relativamente alla velocità è molto importante ricordare che la legge appena approvata consente una velocità massima di 20 km /h per cui sarà necessario utilizzare in modo appropriato il “regolatore di velocità” che dovrà essere presente su tutti i monopattini elettrici in commercio o resi disponibili a noleggio dalle società che hanno ottenuto apposita concessione dai comuni.

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In questa seconda immagine vedete invece un hoverboard:

hoverboard RCB
hoverboard RCB

Si tratta di un acceleratore di velocità autobilanciato proposto dalla società RCB con un’autonomia di 15-20 km alimentato da due motori estremamente potenti da 350 W con pneumatici in gomma piena non gommati da 8,5 pollici per tutti i terreni.  Può raggiungere una velocità massima di 15 km/h e si ricarica in 2-3 ore.

Anche in questo caso la velocità è superiore a quella massima prevista dalla nuova legge che è di soli 6 km/h. L’utilizzatore dovrà quindi usare il suo buon senso per non eccedere i limiti previsti.

L’hoverboard di RCB è adatto a persone con un peso massimo di 120 Kg.

Maggiori informazioni, scheda tecnica, foto e possibilità di acquisto in questa scheda di Amazon. Attualmente il prezzo proposto è di 249 Euro IVA inclusa.

In questa terza immagine vedete invece un Segway:

Segway
Segway PT i2 SE

Si tratta di un mezzo che ho avuto il piacere di provare personalmente in California addirittura negli anni 90! Si pensava ad un rapida diffusione a livello mondiale ma il costo elevato ne ha frenato il successo.

Non ha certo contribuito al successo commerciale il fatto che nel 2010 il magnate britannico aveva acquisito la società produttrice dei Segway, Jimi Heselden, è deceduto precipitando da un dirupo proprio mentre stava testando un nuovo modello.

In realtà il Segway è un mezzo molto divertente da utilizzare e facile da condurre, anche grazie alle migliorie tecnologiche degli ultimi 20 anni. Oggi lo si vede protagonista di tour guidati nei centri storici di alcune città italiane o anche come veicolo utilizzato per distribuire volantini e flyer di attività commerciali che acquistano anche uno spazio pubblicitario sul veicolo.

Alcuni Segway sono utilizzati anche dai postini delle Poste Italiani e da alcuni corpi di Polizia.

Resta però il problema del costo molto elevato: lo trovate in vendita su Amazon a 9.150 Euro IVA inclusa (!)

Recentemente sono disponibili anche versioni “ridotte” e più economiche come il Ninebot by Segway che trovate nell’immagine che segue:

segway by ninebot
Segway by Ninebot

Si tratta di un dispsitivo “a metà strada” tra un hoverboard e un Segway con un costo decisamente più accessibile: 541,46 Euro su Amazon.

L’ultimo dispositivo contemplato dal legislatore è il monowheel che vedete nella seguente immagine:

monowheel
Monowheel Inmotion V8

Si tratta di un dispositivo composto da un’unica ruota da “cavalcare” poggiando i piedi sugli appositi supporti.

Ha un’autonomia di 40 km e una velocità massima (a mio parere del tutto inappropriata) di 30 km/h. Inutile dire che per rientrare nel limite di velocità massimo di 6 km/h gli utenti dovranno prestare grande attenzione, responsabilità e senso civico.

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Monopattini, hoverboard, segway e monowheel: limiti di velocità e dove possono circolare in base alla nuova legge

La grande e importante novità della legge appena approvata è quella di equiparare i monopattini elettrici alle biciclette.

Il testo infatti cita: “I monopattini che rientrano nei limiti di potenza e velocità definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 4 giugno 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 162 del 12 luglio 2019, sono equiparati ai velocipedi di cui al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.

Per quanto riguarda il limite di velocità, per i monopattini è fissato in 20 km/h sulle strade e sulle piste ciclabili, mentre scende a 6 km/h nelle aree pedonali.

Il Segway viene equiparato a un monopattino elettrico “intelligente” per cui può accedere alle stesse strade con gli stessi limiti di velocità.

Hoverboard e Monowheel possono invece circolare solo nelle aree pedonali e solo a velocità inferiori ai 6 km/h. NON possono circolare su qualsiasi altra tipologia di strada.

Il Segway può circolare nelle zone 30 e sulle strade con limite di velocità 30 km/h a una velocità

Altre regole da rispettare per i monopattini elettrici e gli altri dispositivi

Tra le altre importanti regole stabilite dalla legge è bene ricordare che tutti “i dispositivi per la micromobilità elettrica possono essere condotti solo da utilizzatori che abbiano compiuto la maggiore età o, se minorenni, che siano titolari almeno di patente di categoria AM“.

In ogni caso è vietato il trasporto di passeggeri, cose e ogni forma di traino.

I dispositivi non auto-bilanciati (i monopattini) devono avere un motore elettrico con potenza nominale massima non superiore a 500W e devono essere provvisti di un segnalatore acustico.

Gli utilizzatori di tutti i dispositivi devono mantenere un andamento regolare, in relazione al contesto di circolazione e devono evitare manovre brusche ed acrobazie.

Il casco non è obbligatorio ma fortemente consigliato.

Dopo il tramonto del sole fino a mezz’ora prima del suo sorgere il conducente di dispositivi auto-bilanciato del tipo segway o non autobilanciato del tipo monopattino elettrico che circolino su strade ricadenti in zona 30, su strade ove è previsto un limite di velocità massimo di 30 km/h o su pista ciclabile hanno l’obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, di cui al comma 4 -ter dell’art. 162 del Codice della strada.

Nuovo aggiornamento: cosa prevede l’emendamento del decreto Milleproroghe

Dopo circa 2 settimane dall’entrata in vigore delle leggi dedicate ai monopattini elettrici è stato approvato un emendamento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che riformula e integra il comma 75 della Legge 160 2019 (la manovra finanziaria).

Viene così fissata per tutti i monopattini elettrici la potenza massima di 0,50 Kw e viene stabilito che la velocità non debba essere superiore ai 25 Km/h.

Monopattini sia con motore elettrico che termico con caratteristiche diverse da quelle stabilite per quanto riguarda potenza e velocità non potranno circolare né su strada né sulle piste ciclabili né sui marciapiedi.

Le sanzioni previste dall’emendamento seguono un tariffario ad hoc con multe da 200 Euro a 800 Euro a cui si aggiunge la confisca amministrativa del mezzo.

I monopattini elettrici potranno circolare solo sulle aree pedonali, sui percorsi ciclopedonali, sulle piste ciclabili e sulle strade urbane dove è in vigore un limite massimo di velocità di 30 km/h.

Anche in questo ambito, i trasgressori saranno punti con ammende da 100 Euro a 400 Euro.

Club italiano del monopattino elettrico su Facebook

Per chi fosse interessato a restare aggiornato su tutte le novità relative ai monopattini elettrici segnalo con piacere il gruppo Facebook “Club Italiano del monopattino elettrico” a cui potrete unirvi seguendo questo link.

Il gruppo è composto da appassionati e utilizzatori, alcuni con ottima preparazione anche per quanto riguarda i dettagli della normativa. Approfitto per ringraziare i membri del gruppo che mi hanno aiutato nel perfezionamento di alcuni contenuti di questo mio articolo, in particolare per quanto riguarda il riferimento ai “regolatori di velocità” che al momento sembrano semplicemente essere costituiti dalle modalità di utilizzo del monopattino, rese disponibili dai produttori (levetta dell’acceleratore associata alle modalità con velocità massime previste da ogni modalità) e non a veri e propri limitatori di velocità come invece pensavo inizialmente.

Immagine di apertura di questo articolo di Alex Genz.