Moltiplicazione del carciofo con carducci
La moltiplicazione del carciofo avviene tramite semina o, più velocemente, tramite i carducci che si prelevano dalla pianta madre, ecco come garantirne l’attecchimento e come propagare i carciofi.
La propagazione del carciofo può avvenire in diversi modi, tramite la semina, tramite il prelievo e la messa a dimora dei carducci o con i cosiddetti ovuli. Per la moltiplicazione del carciofo a partire dal seme o dagli ovuli, vi rimando alla pagina come seminare i carciofi, nell’articolo spieghiamo come avviare una coltivazione di carciofo nell’orto a partire dal seme e come, a distanza dei primi raccolti, propagare il carciofo anche prelevando i carducci dalla pianta madre. In questa pagina ci soffermiamo in modo esclusivo sulla moltiplicazione del carciofo con i carducci.
Carducci carciofi
I carducci del carciofo non sono altro che germogli e la propagazione con carducci del carciofo può essere paragonata alla classica moltiplicazione per talea delle piante.
Proprio come avviene con le altre talee, l’attecchimento dei carducci è condizionato solo marginalmente dalla qualità del terreno, a fare la differenza, invece, è la presenza di radici e la capacità dei germogli (carduccio, germoglio o “talea di carciofo”) di sviluppare un sano apparato radicale.
Moltiplicazione dei carciofi con carducci: come si fa
Come moltiplicare il carciofo con i germogli o carducci? Ecco tutte le indicazioni passo dopo passo.
- Preleva i carducci dalla pianta madre di carciofo, accorcia le foglie più esterne eliminando la metà superiore.
- Così come faresti con una qualsiasi talea, anche in questo caso ti conviene usare un ormone radicante al fine di stimolare la radicazione.
- Interra i carducci singolarmente usando dei vasi dal diametro di almeno 10 – 12 cm, puoi usare del classico terriccio universale.
- Poni i vasetti in un luogo luminoso ma non in pieno sole, la luce dovrà essere abbastanza forte da stimolare l’attività fotosintetica dei carducci ma non dovrà esserci sole diretto altrimenti i germogli seccheranno e rischieranno di bruciarsi prima del tempo.
- Bagna il terriccio tutti i giorni, mantenendolo costantemente umido per la prima settimana, continua con irrigazioni anche nella seconda settimana ma diradandole (a giorni alterni).
- Dopo quattro settimane, i carducci dovrebbero aver emesso le radici e quindi dovrebbero essere pronti per essere piantati.
Quale ormone radicante usare per la talea di carciofo?
La radicazione è tutto per la moltiplicazione del carciofo.
Per i carducci va usato un ormone radicante per talea verde o talea erbacea. Dove trovare gli ormoni radicanti? Nei garden center o presso i consorzi agrari, dove hai comprato i carducci o sfruttando la compravendita online: a “questa pagina Amazon” trovi diversi tipi di ormone radicante in polvere, usarli sarà facile: devi bagnare i primi 2 cm della base del tuo germoglio e poi immergerlo nella polvere radicante prima di piantarlo nel vaso così come descritto in precedenza.
Come piantare i carducci
Piantare i carducci è semplice, basterà mettere a dimora il germogli o ben radicato pressando leggermente il terreno in prossimità dell’apparato radicale. Irrigare per stabilizzare la pianta.
Quando piantare i carducci: la messa a dimora varia in base alla zona geografica, chi abita nel Meridione d’Italia potrà piantare i carducci da metà febbraio a metà aprile oppure da metà settembre fino a novembre. Chi abita nel settentrione dovrà aspettare tra marzo e maggio e per la messa a dimora autunnale non spingersi oltre la fine di ottobre.
Al momento della messa a dimora definitiva consigliamo di arricchire il terreno con del concime a rilascio graduale o compost ben maturo. Se il terreno dell’orto è già fertile, non avrete problemi, tuttavia per sostenere la produzione di fiori (i carciofi che portiamo in tavola) in terreni poveri, conviene concimare.
Durante la messa a dimora, calcola che ogni pianta di carciofo avrà bisogno di un metro quadrato di spazio per prosperare. La distanza tra una pianta e l’altra, dunque, dovrà essere di un metro.
Pubblicato da Anna De Simone il 4 Giugno 2018