Moduli fotovoltaici rossi
Moduli fotovoltaici rossi: tutte le informazioni su performance, installazione, produttori e caratteristiche dei pannelli solari rossi, la soluzione ideale in caso di installazione di un impianto solare in zone soggette a vincoli storici, paesistici o ambientali.
Tetto solare e vincoli storici, paesaggistici o ambientali
Cosa succede se un consumatore vuole installare un tetto solare nel pieno centro storico o in una località di alto pregio paesaggistico? Succede che necessita del nulla osta rilasciato dalla sovrintendenza dei Beni culturali. La Sovrintendenza non sempre rilascia il permesso di installazione, allora, in questo contesto, per aumentare le possibilità di ricevere il nulla osta, il consumatore può decidere di affidarsi al fotovoltaico integrato o ai moduli fotovoltaici rossi. Il tetto fotovoltaico integrato diventa una parte implementata nella copertura edilizia, in genere si tratta di tegole solari, una soluzione esteticamente gradevole, compatibile con i vincoli paesaggistici ma molto costosa. Una buona alternativa alle tegole fotovoltaiche è data dai moduli solari rossi. Altre possibilità per integrare il fotovoltaico in zone ad alto pregio storico vedono l’adozione di piastrelle fotovoltaiche, coperture fotovoltaiche o mattoni in vetroceramica fotovoltaici.
In questa pagina vedremo quali sono le performance raggiunte con la scelta del pannello fotovoltaico rosso, mentre per approfondire i temi toccati in questo paragrafo dedicato ai vincoli storici, vi rimandiamo agli articoli:
- – nulla osta paesaggistico per fotovoltaico
- – fotovoltaico integrato
- – tegole fotovoltaiche, prezzi e caratteristiche
Moduli fotovoltaici rossi
I pannelli fotovoltaici rossi sono caratterizzati da celle fotovoltaiche in grado di mimetizzarsi con il colore rosso tipico dei coppi di cotto. Non aspettatevi un’integrazione armoniosa quanto quella offerta dalle coperture integrate come le tegole fotovoltaiche, tuttavia l’impatto estetico non è vistoso quanto un classico pannello solare.
Nonostante la differenza con le tegole fotovoltaiche, i pannelli solari rossi possono beneficiare degli incentivi dedicate alle coperture fotovoltaiche integrate.
Sul mercato si trovano moduli fotovoltaici rossi da differenti potenze; per riportarvi degli esempi concreti prendiamo in esame la linea RED dell’azienda Azimut che propone un pannello rosso da 230 Wp di potenza e un pannello fotovoltaico rossa da 250 Wp. Come sempre accade in tema di moduli fotovoltaici, i formati disponibili variano in funzione della potenza: il modello da 230 Wp misura 99 x 165 cm ed è costituito da 60 celle solari policristalline da 156×156 mm. Il modello da 250 Wp è leggermente più grande, misura 99 cm x 180 cm ed è formato da 66 celle policristalline sempre da 156×156 mm.
Al momento della scelta dei pannelli solari rossi (o qualsiasi altro modulo solare) informatevi sulla capacità di carico e di resistenza in caso di neve o grandine e sulla resa in funzione del tempo: i pannelli solari tendono a perdere efficienza con il passare degli anni. In tema di resistenza, la linea Red presenta un foglio ultra-resistente dallo spessore di soli 4 mm in grado di proteggere l’impianto anche da un carico di neve pari a 5400 Pa. Parlando di resa, durante il primo anno di esercizio i moduli fotovoltaici rossi prodotti dall’azienda italiana Azimut riescono a offrire il 100% di resa, dopo il primo anno si passa al 97% e 90% dopo i primi 15 anni di esercizio. La resa scende all’80% dopo 30 anni di produzione.
L’azienda Azumut è solo una delle tante a proporre moduli fotovoltaici rossi, per ssegnalarne un’altra vi è la SPSistem Srl con la linea Tile Red con pannelli solari rosso mattone dalla potenza di 250 wp. Anche in questo caso i moduli presentano un foglio protettivo ultra-resistente (resistente alla neve, grandine, nebbie saline…) e sono realizzati con materiali resistenti al fuoco.
Per quanto riguarda l’installazione, un pannello solare rosso segue lo stesso principio dei classici moduli solari: va montato su appositi supporto o comunque essere ben saldato alla copertura. Vi ricordiamo che quando il tetto ha coperture a falde, solo una falda potrà ospitare un impianto. Si sceglie il lato del tetto più esposto al sole.
Pubblicato da Anna De Simone il 25 Maggio 2016