Pagare il mezzo pubblico con lo smartphone. Se i pirati green di Hackathon, in arrivo a Napoli a giugno nell’ambito del MobilityTech, potessero esaudire un desiderio, quello di Renzo Brunetti, Presidente di ANM (Azienda Napoletana Mobilità) sarebbe questo. Il primo, e poi ancora tecnologia per i trasporti: contiamo sui giovani per rendere tutto più fluido. Napoli è pronta.
1) Arrivano a Napoli gli Hackathon della Mobilità. Che cosa si aspetta?
Una buona partecipazione. Spero anche che un avvenimento di questo tipo riesca ad attrarre l’attenzione dei media e dei responsabili della mobilità in modo da sviluppare un maggiore interesse e puntare di più sul rapporto con gli utenti. Penso soprattutto a quelli giovani, più sensibili ai temi della sostenibilità e dell’ambiente.
2) Come descriverebbe la partecipazione dei giovani per temi di mobilità a Napoli?
Da quando sono a Napoli (ottobre 2011), ho potuto constatare che c’è una buona disponibilità da parte dei giovani a rendersi protagonisti attivi della città. Lo hanno dimostrato alcuni esperimenti, come l’iniziativa Busbynight su facebook e, in occasione della America’s Cup che si è svolta nel Golfo di Napoli dal 7 al 15 aprile, lo sviluppo di una app per la localizzazione dei servizi di trasporto pubblico e dei principali siti turistici.
3) Pensa che eventi come gli Hackathon della Mobilità possano migliorare la situazione?
Certamente sì.
4) Come utilizzate oggi le nuove tecnologie in ANM? E come potrebbero essere utilizzate invece?
ANM ha una buona dotazione di tecnologie tradizionali, come quelle per la localizzazione degli autobus e l’infomobilità alle fermate. L’aspetto dell’innovazione da sviluppare oggi è l’interfaccia con l’utenza, in modo da sfruttare le nuove piattaforme come gli smartphone e i tablet. Ce ne sarebbe bisogno soprattutto per il flusso dei dati verso l’utenza e il flusso contrario: dall’utenza alla gestione aziendale. Sempre nell’ottica di migliorare la relazione con l’utenza, stiamo costruendo un dipartimento apposito che si occuperà di social-media.
5) Quali sono i maggiori problemi della mobilità a Napoli, dal vostro punto di vista?
Carenza di investimenti e flotte inadeguate. In generale, scontiamo la crisi finanziaria che sta investendo Regioni ed enti locali al Sud.
6) Quanto sono consapevoli e sensibili i cittadini rispetto al tema della mobilità sostenibile?
C’è una buona consapevolezza. Ma si può fare di più sostenendola con maggiori investimenti e servizi. A dimostrarlo questo fatto: in questi pochi mesi, l’assessore alla mobilità Anna Donati ha sperimentato una serie di iniziative tese a rimodernare la mobilità ed è stata premiata e compresa dall’opinione pubblica.
7) Ad una app “bacchetta magica” per la mobilità di Napoli, cosa chiederebbe? E per ANM?
L’app che tutti vorrebbero è quella che consente di pagare il mezzo pubblico con il telefonino: dovrebbe essere una app che possa funzionare come le carte microchip, valida su tutto il territorio nazionale e su tutti i sistemi di sicurezza.
Intervista a cura di Marta Abbà