Mobilità sostenibile nel trasporto pubblico: l’esperimento di Mhybus, a Ravenna, è il primo in Italia a proporre un autobus urbano alimentato con una miscela al 15% di idrogeno e 85% metano. L’idrometano. Funziona, e adesso lo voglio anche in Corea.
1) Quando è partita la sperimentazione e in cosa consiste?
La sperimentazione di mobilità sostenibile a Ravenna è iniziata nel 2009 ed è terminata nel dicembre 2013. Il progetto Europeo Mhybus prevedeva la circolazione su strada di un autobus per il trasporto pubblico urbano alimentato con una miscela al 15% di idrogeno e 85% metano in volume misurandone gli impatti ambientali in termini di emissioni di CO2 e consumi di carburante. Tutto però è iniziato nel 2006 con uno studio commissionato ad ENEA dalla DG Trasporti della Regione Emilia-Romagna. Lo studio, dove si confrontavano in ambito regionale gli impatti ambientali causati dalla flotta di veicoli pubblici esistente e quelli prodotti ipotizzando la conversione da gas naturale a idrometano di tutti i veicoli. In questo studio sulla mobilità sostenibile emerse che l’idrometano poteva essere molto vantaggiosa in termini ambientali. Mhybus ha raccolto dati quantitativi rispetto a questi vantaggi: 15% in meno di emissioni di CO2 e 13% in meno di consumi di carburante.
2) E’ la prima in Italia? Ci sono esperienze simili in Europa?
Sì, in ambito di mobilità sostenibile è la prima in Italia di questo tipo. Sono state fatte diverse sperimentazioni con idrometano utilizzando veicoli privati, ma test su veicoli pubblici e con passeggeri a bordo non hanno precedenti in Italia. Dopo il buon sito di Mhybus esperienze simili in Europa stanno nascendo, in Lituania ad esempio.
3) Quali sono le tecnologie e gli accorgimenti tecnico ambientali utilizzati?
I forti benefici ambientali dell’idrometano sono ottenibili con investimenti molto modesti sui veicoli alimentati a gas naturale: l’idrometano (contenente il 15% di idrogeno) può essere utilizzato senza modifiche meccaniche del veicolo. In Mhybus, per adattare l’autobus da metano ad idrometano, verso una mobilità sempre più sostenibile, è stato sufficiente il settaggio della centralina di controllo elettronico del motore. Le verifiche sulla pericolosità della miscela utilizzata e le analisi sulla compatibilità dei materiali alla miscela dopo una percorrenza di oltre 45.000 km hanno dato risultati positivi. Si tratta quindi di una tecnologia già oggi applicabile su più larga scala e che può facilitare la transizione verso un sempre maggiore utilizzo di idrogeno come vettore energetico.
4) Perché a Ravenna? E’ proponibile in altre città?
Uno dei motivi è che nella provincia di Ravenna una larga percentuale di veicoli per il trasporto pubblico è a metano e la locale azienda ha dimostrato interesse verso i combustibili alternativi già dal 2006. Una sensibilità particolare per la mobilità sostenibile. Inoltre, a Ravenna è presente un produttore di Idrogeno, SOL Spa, partner del progetto Mhybus, che ha reso possibile il rifornimento di idrogeno a corto raggio. Il modello Mhybus è replicabile in altre città per quel che riguarda i veicoli, per la produzione e la fornitura di miscela, per mantenere la mobilità sostenibile al massimo, potrebbe essere necessario riadattare il modello.
5) Qualche città si è già interessata in tal merito?
Sulla base dei risultati di mobilità sostenibile mostrati dal progetto Mhybus, l’azienda dei trasporti pubblici di Bolzano ha manifestato interesse a replicare l’esperienza. Già prima la Korean Gas Safety Corporation si era mostrata interessata al nostro progetto di mobilità sostenibile incontrando il team Mhybus con l’intenzione di sperimentare l’idrometano su una flotta di 10 veicoli a Seul.
6) Qual è e quale sarà il prossimo passo del vostro progetto?
Il progetto è terminato a dicembre 2013, dopo le verifiche finali il veicolo ad idrometano rientrerà a Ravenna dove continuerà a circolare, sempre alimentato ad idrometano. Visti i risultati positivi della sperimentazione in ambito di mobilità sostenibile, e dato l’interesse delle parti coinvolte, si vorrebbe estendere l’utilizzo di idrometano ad una flotta di dieci veicoli circolanti a Ravenna.
7) Quali sono gli attori che hanno reso possibile tutto ciò?
Mhybus è stato cofinanziato dalla Comunità Europea, per la mobilità sostenibile, ed è il risultato della sinergia tra enti pubblici e aziende private. Tra i coinvolti vi sono la DG Trasporti e Mobilità della Regione Emilia-Romagna, coordinatore del progetto con il supporto di ASTER. La START Romagna, azienda di trasporto pubblico delle province di Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena, ha messo a disposizione il veicolo, SOL, ha fornito l’idrogeno e realizzato la stazione di rifornimento, ed ENEA ha monitorato i dati ambientali e le performance del veicolo. Centro Prove Autoveicoli di Bologna ha collaborato per l’esito positivo del progetto.
Ti potrebbe interessare anche: