Connessa, condivisa e sostenibile: ecco la mobilità del futuro
Che cos’è una smart city? In che modo i cambiamenti digitali possono migliorare e integrare le soluzioni di mobilità cittadina? Sono questi i focus su cui si è sviluppata la tavola rotonda Smart City >> Mobility Platform, tenutasi giovedì 14 marzo presso lo spazio Copernico Isola di Milano, nel pieno della Milano Digital Week.
A organizzare l’appuntamento, la start up GaiaGo, prima realtà “Mobility as a service” italiana, che fa parte della community del Fintech District.
Per l’occasione, la start up ha riunito quattro diverse competenze per discutere di come la smart mobility sia al centro delle città intelligenti del futuro. Moderati da Giorgio Meszely, fondatore e CEO di GaiaGo, sono intervenuti:
- Massimo Dal Checco, Presidente del Gruppo ICT e Servizi alle Imprese di Assolombarda Confindustria Milano, Monza e Brianza, Lodi;
- Federico Cassani, Founder di MIC: Mobility in Chain;
- Nicola Marsala, Head of After Sales Kia Motors Italia;
- Massimiliano Mandarini, Consigliere al GBC Italia; professore del Politecnico di Milano e Founder di GreenSmartLiving.
Gli obiettivi della smart city
Dall’analisi dei relatori è emersa una visione di smart city a 360 gradi. La città del futuro si muove di pari passo con la sostenibilità, puntando a una crescita fondata su un rapporto armonioso tra natura, tecnologia ed essere umano. Ingrediente essenziale è il cittadino, capace di usare tutte le forme di mobilità in modo integrato, efficiente e conveniente. La smart city è una città condivisa, dotata di edifici intelligenti e di soluzioni al servizio di comunità connesse ed evolute.
Il ruolo primario della mobilità nella smart city
La mobilità rappresenta una colonna portante della città del futuro. La possibilità di scegliere come muoversi permette, infatti, di migliorare sensibilmente la qualità della vita di ciascuno di noi. Basti pensare che trascorriamo ben 21 anni della nostra esistenza muovendoci.
La sfida che si apre sul fronte della mobilità deve essere accolta con risposte rapide ed efficaci, secondo i relatori della serata, accelerando la tecnologia, abbassando i costi e rendendo le nuove soluzioni alla portata di tutti. I dati, del resto, parlano chiaro. Siamo di fronte a un cambiamento culturale epocale dell’ecosistema mobilità. Si stima che dal 2025, il 35% della popolazione mondiale utilizzerà un’auto elettrica per spostarsi e, molto probabilmente, lo farà con un veicolo a guida autonoma, non di proprietà e trovato su un’app. “Il paradigma della mobilità sta cambiando: dalla proprietà stiamo passando all’uso, spostandoci con veicoli a zero emissioni e iperconnessi con le infrastrutture della città”, spiega Giorgio Meszely.
Il traguardo da raggiungere è di ampio respiro: rendere la mobilità sostenibile non solo da un punto di vista ambientale ma anche democratico. Quella che si sta delineando, infatti, è una “Universal Basic Mobility”, una mobilità universalmente accessibile, aperta a tutti, fruibile con facilità, a costi modesti e basata su una piattaforma “libera” in stile Netflix.
Un obiettivo ambizioso che, secondo il CEO di GaiaGo, è realizzabile esclusivamente attraverso il contributo di tutti i settori. “Per creare delle piattaforme che possano rendere la cittadinanza partecipe, non si può più prescindere dall’interdisciplinarità tra diversi attori, che fino a pochissimo tempo fa non si parlavano tra di loro”, commenta Meszely.
La visione proposta da GaiaGo si sviluppa partendo da questo scenario che vede nella convergenza intersettoriale il punto di svolta per la smart mobility, la mobilità “a misura di cittadino”. L’idea è di far comunicare tra loro tre attori: il mondo assicurativo, l’industria automobilistica e il real estate. In che modo? “Con il Car sharing elettrico residenziale a disposizione di piccole comunità socialmente responsabili, come possono essere hotel, aziende o condomini” – spiega il fondatore di GaiaGo.
Si tratta di una mission, che sotto la spinta della rivoluzione digitale, mira a rendere la vita delle persone comoda, connessa e sostenibile, attraverso soluzioni “mobility as a service”, capaci di integrare una mobilità elettrica completa e un servizio di assicurazione “on demand” negli edifici. Un innovativo concetto di mobilità “user centric”, che semplificherà la quotidianità dei cittadini, permettendo di risparmiare sulle due risorse a loro più care: tempo e denaro.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 18 Marzo 2019