Il mineral test è un test piuttosto semplice che servirebbe per individuare la presenza di minerali tossici nel nostro organismo, anche se non a livelli altamente tossici. Vediamo di cosa si tratta, come viene effettuato e a cosa può servire.
Mineral test: cosa è
E’ basato sull’analisi minerale dei capelli, detta anche mineralogramma, un metodo che utilizza la spettrometria, è piuttosto innovativo che viene effettuato sui capelli, ma non solo. Anche su unghie e peli.
Che si tratti di capelli, di unghie o di peli, il loro prelievo non è per nulla invasivo, come si può immaginare, anzi, lo si può effettuare anche in modo autonomo. Nulla di più facile che prelevare un campione di capelli, o di peli e unghie, per poi spedirlo per effettuare le analisi. Cosa ci racconta il mineral test? Ci può segnalare una eventuale carenza o un eventuale eccesso di oligoelementi essenziali oltre che la presenza di metalli tossici nell’organismo. Questo test è infatti in grado di rilevare la maggior parte dei minerali presenti nell’organismo.
Mineral test e metalli tossici
Abbiamo parlato di metalli tossici, ma cosa significa? Quali sono e perché sono nocivi? Con questo termine si vogliono definire dei metalli che di fatto sono elementi naturalmente presenti nella crosta terrestre ma che, se presenti in quantità anomale, possono crearci dei disturbi a livello fisico, e non solo.
I metalli tossici ci sono sempre stati sulla Terra ma di certo l’aumento dell’attività industriale nell’ultimo secolo ne ha fatto aumentare la presenza Oggi molti elementi tossici per tutti gli organismi viventi, non solo per l’uomo, sono largamente diffusi nell’ambiente.
Ecco i nomi dei metalli tossici, alcuni sicuramente li abbiamo già presenti: Mercurio, Uranio, Cadmio, Piombo, Alluminio, Arsenico, Tallio, Gadolinio, Rodio, Palladio, Berillio. Non è affatto facile evitare di entrare in contatto con i minerali tossici, sono ovunque e si possono assumere in vari modi. Eccone alcuni:
trasmissione da madre a figlio durante la gravidanza e l’allattamento;
amalgama dentaria;
vaccini;
farmaci;
acqua;
cibo;
aria;
oggetti trattati con prodotti tossici (giocattoli, indumenti, utensili, cosmesi, etc.).
Mineral test e prevenzione
Il test ci rivela quanti metalli tossici abbiamo in corpo ma è anche possibile agire a livello di prevenzione con alcune precauzioni. Per prima cosa dovremmo tutti impegnarci per far diminuire il livello di emissione nell’ambiente, solo un gioco di squadra a livello internazionale, in cui ciascuno gioca il proprio ruolo, può dare dei risultati. Come singoli individui, a livello di prevenzione, possiamo impegnarci per seguire una alimentazione più sana possibile scegliendo con cura le materie prima che utilizziamo in modo che non siano contaminate. Certo non è facile perché spesso anche gli alimenti di agricoltura biologica contengono metalli tossici.
Quando si effettuano le analisi del sangue e delle urine, si riescono a rilevare solo i casi di intossicazione acuta, ma dopo circa tre settimane dall’assunzione non c’è più nulla cje è possibile evidenziare in questo modo. Quasi sempre la presenza dei minerali tossici nell’organismo non è clinicamente manifesta, quindi, ed il Mineral Test è un modo per riuscire a determinare il grado di intossicazione presente, anche per una minima quantità di metalli tossici. Questo perché, a differenza delle altre procedure, si basa sull’Analisi Minerale Tissutale effettuata su annessi cutanei (capelli, peli pubici, unghie).
Durante questo test si possono analizzare al contempo sia gli elementi essenziali che i metalli tossici ottenendo un quadro analitico completo che ci può suggerire una eventuale integrazione di minerali e vitamine personalizzata, anche per l’eliminazione dei metalli tossici ed il riequilibrio degli oligoelementi essenziali.
Mineral test: come funziona
Quando i campioni di capello sono giunti in laboratorio, vengono tagliati in piccole parti con delle forbici e pesati in modo da isolarne un preciso quantitativo a cui aggiungere acido nitrico ultra puro e perossido di idrogeno ultra puro. E’ necessario sciogliere i capelli e si utilizza un sistema a digestione acida a microonde, poi entra in gioco la spettrometria ad emissione atomica accoppiata induttivamente al plasma d’argon (ICP-AES) per “leggere” i risultati dell’analisi.
Cosa accade in questa fase? Il capello ormai sciolto viene portato a circa 10.000°C, temperatura in cui ciascun minerale emette una luce specifica di lunghezza d’onda. Serve quindi un apparecchio ICP-AES con lastra fotosensibile in grado di individuare qualitativamente e quantitativamente lo spettro emesso da ciascun atomo e interpretarlo.
Non è un metodo di recente scoperta, il Mineral test, esistono ricerche spalmate su oltre 40 anni di attività relative all’analisi minerale dei capelli e alla sua applicazione clinico-nutrizionale. Negli Stati Uniti, ad esempio, questo metodo è tra i più importanti per lo screening ed il biomonitoraggio ed è riconosciuto dall’EPA (Enviromental Protection Agency), dipartimento scientifico americano dell’ambiente.
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