Le orchidee Miltonia devono il proprio nome da un loro appassionato coltivatore, dal lord Fitz William Milton. Si tratta di un genere che ci regala dei fiori con dei colori spettacolari e di considerevoli dimensioni ma non riscuote lo stesso particolare successo tra gli amanti di orchidee che in un certo qual senso lo snobbano. Il motivo? Perché oramai in commercio sono troppo diffusi gli ibridi, molto più che le specie.
E’ un vero peccato perché, come potete vedere con i vostri occhi, la loro bellezza è fuori discussione. Da un punto di vista più “botanico”, possiamo invece prendere atto del fatto che si debba parlare di orchidee Miltonia e Miltoniopsis come di due generi diversi. Entrambi da sempre sono molto controversi e difficili da descrivere perché subiscono di continuo delle modifiche. Alcune specie ad essi attribuite in passato, passano ad un altro genere e viceversa.
Se andiamo indietro con gli anni, nel genere Miltonia troviamo moltissime specie, infatti, che oggi sono passate ad altri generi di orchidee, tutto perché ci sono orchidee molto simili ai generi Oncidium, Odontoglossum e Brassia. Un tentativo apprezzabile di fare un po’ di ordine in questa confusione è stato quello di Garay e Dunsterville che nel 1976 hanno suddiviso il genere Miltonia in due grandi gruppi.
Miltonia e Miltoniopsis
Quelle che vengono dal Brasile sono le orchidee Miltonia “vere”, la definizione di questo genere è basata sullo studio e sulle caratteristiche della Miltonia spectabilis, la prima ad essere classificata nel lontano1837. Questa categoria di orchidee ha delle foglie e degli pseudobulbi di un colore verde che tende al giallo al miele, il suo rizoma rampicante ha degli pseudobulbi ovali e compressi con due foglie. Si tratta di piante da serra temperata.
Al genere Miltoniopsis, appartengono le orchidee Miltonia provenienti dalla Colombia e dal Perù, dalle cime coperte dalle foreste. Sono chiamate anche “orchidee pansè” perché assomigliano alle viole del pensiero e hanno foglie e pseudobulbi di colore grigio – blu – verde chiaro. Sono piante da serra fredda e posseggono pseudobulbi riuniti insieme provvisti di una sola foglia.
La maggior parte degli ibridi della Miltonia è di fatto appartenente al genere Miltoniopsis, è molto importante accertarsi in ogni caso del genere di appartenenza dell’orchidea che portiamo a casa per poter poi sapere come trattarla. Come vedremo, ci sono sostanziose differenze nella cura delle piante appartenenti all’uno o all’altro genere di orchidee.
Miltonia: caratteristiche
Che siano Miltonia o Miltoniopsis, tutte queste orchidee sono epidite con struttura simpodiale, posseggono pseudobulbi e hanno delle radici molto più sottili rispetto a quelle delle altre specie di orchidee, motivo per cui, soprattutto nei rinvasi, è necessario fare molta attenzione a non danneggiarle.
Alla base degli pseudobulbi spuntano degli steli fiorali che riescono a portare anche 20 fiori per un periodo che va dalle 4 alle 6 settimane. Possono essere penduli ma anche eretti, semplici oppure ramificati.
Miltonia: fioritura
I fiori hanno dimensioni considerevoli e si fanno notare per la loro bellezza sgargiante, ma non solo. Sono anche molto profumati. Se la pianta è adulta, durano di più, hanno la base del labello saldata per diversi millimetri con la colonna e possono essere anche screziati.
Il periodo della fioritura delle Miltonia varia molto dalle specie, di solito coincide con la primavera e l’estate ma a seconda dell’orchidea che abbiamo davanti, possiamo aspettarci una tempistica diversa, soprattutto se si tratta di un ibrido, uno dei tanti che oggi ci sono un commercio.
Per ottenere una bella e abbondante fioritura è importante che la pianta goda di un’ottima luce e delle giuste condizioni di umidità e temperatura. E’ molto importante anche evitare le correnti d’aria, soprattutto nel periodo in cui spuntano i boccioli fiorali. Un altro accorgimento riguarda la temperatura che non deve far registrare sbalzi tra giorno e notte.
Al termine della fioritura, ricordiamoci infine di tagliare gli steli fiorali sfioriti in modo da lasciare lo spazio per i nuovi fiori si svilupperanno sempre dai nuovi pseudobulbi.
Miltonia: malattie
Miltonia e la Miltoniopsis sono tra le diverse specie di orchidee le più sensibili alle malattie, occorre quindi stare in guardia, proteggerle e difenderle da quelle che sono le “classiche” malattie che attaccano questi delicati fiori.
Miltonia: coltivazione
Vediamo velocemente che differenze di trattamento ci sono tra i due generi che stiamo descrivendo. Quando abbiamo a che fare con le Miltoniopsis, piante da serra fredda, le temperature devono andare dai 14°C ai 20°C mentre con le Miltonia, piante da serra temperata, è necessario salire a 16°C di notte e 25°C di giorno. In entrambi i casi, l’ambiente deve essere arieggiato ma senza correnti d’aria aggressive e mai con luce del sole diretta.
Le foglie, con il loro colore, possono aiutarci a capire se abbiamo sistemato le piante in una posizione favorevole, per quanto riguarda l’illuminazione. Se sono verde chiaro, siamo stati bravi, se invece tendono ad essere scure, non c’è abbastanza luce, infine se sono rossastre, la luce è troppa.
Le Miltonia e le Miltoniopsis vanno entrambe annaffiate spesso ma anche “nebulizzate”. Abbiamo infatti a che fare con delle piante di origine tropicale che necessitano di un ambiente particolarmente umido con un tasso di umidità intorno al 60-70%.
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