Milano rinnova il Patto dei Sindaci per l’Ambiente

 

L'Area C a Milano è stata istituita per limitare il traffico e contenere le emissioni

 

Milano ha rinnovato la propria adesione al Patto dei Sindaci, il progetto lanciato nel 2009 dalla Unione Europea per sostenere gli sforzi degli Enti locali nell’attuazione di politiche di energia sostenibile. Con questa decisione presa dal Consiglio comunale – 25 voti a favore e 2 astenuti – il capoluogo lombardo conferma di volere essere tra i Comuni che si impegnano ad andare oltre gli obiettivi ambientali fissati dall’Unione Europea per il 2020: la riduzione delle emissioni di CO₂ di almeno il 20% attraverso l’attuazione di un Piano di Azione per l’energia sostenibile.

I governi locali, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che gran parte dei consumi energetici e delle emissioni di CO₂ è associato alle attività urbane.

Il Covenant of Majors  è un programma capace di coinvolgere gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi europei e, per questo, è considerato dalle istituzioni europee come un valido modello di governance. Con la firma del Patto, gli Enti locali si impegnano a preparare un Inventario di Base delle emissioni e a presentare un piano d’azione per l’energia sostenibile, in cui sono delineate le azioni principali che essi intendono avviare sotto forma di misure politiche e progetti concreti.

Risparmio energetico, un ambiente e una qualità della vita più sani, un’accresciuta competitività economica e una maggiore indipendenza energetica sono tra i risultati concreti raggiunti dalle città che, in Europa, hanno aderito al Patto dei Sindaci.