Gli alberi, si sa, sono un vero alleato per la salute del nostro ambiente per un ampio ventaglio di motivi, che spaziano dalla protezione del territorio da fenomeni come erosione e frane fino alla creazione di habitat per la fauna, spesso in pericolo di sopravvivenza.
Piantare alberi è divenuta un’esigenza ancor più vitale in questo preciso momento storico, in cui il riscaldamento globale fa sentire con crescente intensità i suoi effetti. Ondate di calore si manifestano in ogni angolo del pianeta, provocando incendi, eventi meteorologici devastanti e siccità. E mettendo a dura prova le popolazioni, costrette a convivere con picchi di temperatura intollerabili che causano problemi di salute soprattutto tra le fasce più deboli, come neonati e anziani.
Alberi: soluzione al riscaldamento globale
Studi internazionali evidenziano che proprio gli alberi potrebbero rappresentare uno degli strumenti più utili per contrastare con efficacia il riscaldamento globale. I nostri guardiani verdi possiedono infatti una straordinaria capacità di assorbire l’anidride carbonica, caratteristica che li rende un’arma potente contro l’innalzamento delle temperature. Per poter sfruttare questa loro proprietà è ovviamente essenziale accrescerne la presenza sull’intera superficie terrestre.
Secondo i calcoli del gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), per limitare l’aumento della temperatura del pianeta a 1,5°C entro il 2050, sarebbe necessario piantare alberi per almeno un miliardo di ettari. Una cifra enorme ma che con una forte volontà politica di cambiamento si potrebbe raggiungere. Ne sono consapevoli diverse Amministrazioni, in terra straniera ma non solo. Anche l’Italia comincia a muovere i primi significativi passi in tal senso. E Milano, centro nevralgico per eccellenza del nostro Paese, si dimostra pronta ad accogliere la sfida, con il suo progetto ForestaMi.
ForestaMi per una Milano green
Il progetto di riforestazione cittadina sottoscritto dal Comune di Milano e ideato da Stefano Boeri mira a raggiungere un traguardo davvero ambizioso: piantare tre milioni di nuovi alberi entro il 2030. Le prime dichiarazioni sull’iniziativa di forestazione urbana risalgono a un anno fa. A partire da quel momento, sul progetto ha lavorato un team di ricercatori coordinati da Maria Chiara Pastore, con lo scopo di tracciare le linee guida più idonee per poterlo realizzare. Lo studio è divenuto un documento ufficiale nei primi giorni di agosto 2019.
Si è partiti da una mappatura dell’intero territorio meneghino, contando circa mezzo milione di piante in città e altri cinque milioni nei 133 Comuni dell’hinterland. I tre milioni di alberi che si intende piantare nel prossimo decennio comporterebbe un’impennata di oltre il 50 per cento. Gli esperti suggeriscono di iniziare con centomila nuovi alberi già da quest’anno. Si prevede che il numero crescerà fino a raggiungere quota 400 mila entro il 2022, proseguendo a un milione e 200 mila due anni dopo, fino a completare progressivamente il percorso previsto entro il 2030.
Stefano Boeri, responsabile scientifico di ForestaMi, ha identificato da subito le prime aree urbane da cui partire con la piantumazione. Puntare su determinate parcelle di terreno, togliendole a eventuali aree da parcheggio, consentirebbe per esempio di piantare 150 mila piante. Si pensa anche a bonificare gli ex scali ferroviari, dando così spazio ad altri 250 mila mila alberi.
La strategia principale sarà quella di creare un grande parco metropolitano. Ma il grosso della piantumazione avverrà fuori dai confini cittadini, in zone come l’Abbiatense, il parco del Grugnotorto e i terreni della fondazione Ca’ Granda. Per raggiungere l’obiettivo un contributo importante proverrà anche da sponsorship di privati.
Un impegno condiviso, insomma, per poter realizzare un efficiente polmone verde metropolitano, in un’epoca in cui ce n’è più che mai bisogno.