Metodo empirico, quello che ci suggerisce di partire da ciò che vediamo e sentiamo e tocchiamo con mano. E’ un metodo che in molti casi applichiamo in modo innato, nella nostra vita, imparando da ciò che viviamo nella realtà. Gli scienziati, però, di ieri e di oggi, non sempre seguono il metodo empirico, possono scegliere anche altri tipi di approcci.
Metodo empirico: definizione
Per capire di cosa si tratta, andiamo a conoscere gli empiristi, ovvero coloro che sono convinti che le teorie nel mondo scientifico debbano essere fondate sull’osservazione del mondo e non su ciò che intuiamo o che una certa fede ci suggerisce.
In senso più ampio, oggi parliamo di metodo empirico per intendere un approccio pratico e sperimentale alla conoscenza, che si basa sulla ricerca. Si procede, in questo caso, a posteriori, non partendo dalla teoria ma intuendola mentre si osserva la realtà delle cose.
Tra i seguaci del metodo empirico troviamo molti nomi noti e a cui dobbiamo preziose scoperte, come Aristotele, Tommaso d’Aquino, Roger Bacon, Thomas Hobbes, e l’induttivista Francesco Bacone.
Metodo empirico o induttivo
Quando parliamo di metodo induttivo, ciò che accade è che la nostra mente tende a sovrapporre i propri schemi mentali alla realtà osservata. Lo fa molto spesso inconsciamente, ma lo fa e ci può portare a conclusioni errate.
Quando si applica questo metodo, si parte da ipotesi di lavoro che possono essere smentite dall’osservazione o dall’esperimento. Quando si parla di metodo empirico invece, si intende parlare di un approccio sperimentale, che parte quindi dalla realtà osservabile dei fenomeni che stiamo cercando di tradurre in teorie.
Può accadere di sentire parlare di “semiempirico”, per indicare metodi teorici che usano in parte assiomi di base o leggi scientifiche postulate ed in parte risultati sperimentali
Metodo empirico: John Locke
E’ tra i maggiori esponenti dell’empirismo anglo-sassone assieme a George Berkeley e a David Hume. Tutti e tre, e altri dello stesso gruppo, erano convinti che gli esseri umani non avessero idee innate e che tutto ciò che si può conoscere, arriva da ciò che sperimentiamo. Un po’ estremi, ma non troppo.
Leggiamo qualche pensiero di Locke per capire come la pensava
Nessuna conoscenza umana può prescindere dall’esperienza.
Si ha una fantasticheria quando le idee vagano per la mente senza riflessione alcuna o senza considerazione dell’intelletto.
Tutti gli uomini sono soggetti all’errore: e molti uomini ne sono, in molti aspetti, esposti alla tentazione per passione o per interesse
Metodo empirico: filosofia
Il metodo empirico è figlio dell’empirismo (dal greco ἐμπειρία, empeirìa), corrente filosofica nata in Inghilterra nella seconda metà del ‘600, che sostiene come la conoscenza umana derivi esclusivamente dai sensi o dall’esperienza. Si contrappone al razionalismo che indica come tutto debba derivare e seguire l’introspezione e il ragionamento deduttivo a priori. Per approfondire tutti i ragionamenti filosofici attorno alla conoscenza, ci sono fior di trattati di gnoseologia da consultare.
Metodo empirico: esempi
Quasi tutta la scienza pre-meccanica quantistica, ci regala esempi di metodi empirici grazie a cui oggi possiamo contare su una concezione tradizionale della teoria e del progresso nella scienza. Con l’arrivo della meccanica quantistica, assieme al costruttivismo, l’empirismo è stato messo in discussione ma non cede e ancora solo molti colore che guardano perplessi a chi non parte dall’esperienze per ricavare le sue teorie ma preferisce imporle. Sono temi che vengono tuttora discussi in modo interessante, attuale e costruttivo in iniziative come il Luna Park della Scienza. Nella prossima edizione si potrebbero indagare le relazioni tra metodo empirico e rasoio di Occam ma sarà impossibile non cedere al fascino del gatto di Schrofinger
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