Metabolismo del carbonio e cambiamenti climatici
“Metabolismo del carbonio e cambiamenti climatici” è il nuovo articolo frutto della collaborazione tra la Sezione Valorizzazione della Ricerca e Public Engagement – Agorà Scienza – e dal Green Office UniToGO dell’Università di Torino con la IdeeGreen S.r.l. Società Benefit.
L’articolo riprende i testi del prof. Dario Padovan pubblicati nell’opera “Lessico e Nuvole: le parole del cambiamento climatico”, la seconda edizione della guida linguistica e scientifica per orientarsi nelle più urgenti questioni relative al riscaldamento globale, curata dalla Sezione e dal Green Office.
La versione gratuita di Lessico e Nuvole, sotto forma di file in formato .pdf, è scaricabile dalla piattaforma zenodo.org.
La versione cartacea e l’eBook sono acquistabili online sulle seguenti piattaforme di distribuzione:
– Amazon
– Mondadori (anche con Carta del Docente e 18app)
– IBS
– Libreria Universitaria (anche con Carta del Docente e 18app)
Tutto il ricavato delle versioni a pagamento sarà utilizzato dall’Università di Torino per finanziare progetti di ricerca e di public engagement sui temi dei cambiamenti climatici e della sostenibilità.
L’influenza umana sul ciclo globale del carbonio
La prospettiva del “carbon metabolism” offre un’ampia base teorica per la comprensione dell’influenza umana sul ciclo globale del carbonio e dell’influenza dei cambiamenti climatici (potenzialmente derivante da rotture nel ciclo stesso) sulle società. Tale approccio teorico deriva dalla ricerca sociologica, in particolare dalla sociologia dell’ambiente, e da approfondimenti della tradizione materialista storica, in particolare il concetto di Marx di “frattura metabolica” sviluppato da John Bellamy Foster.
La teoria della frattura metabolica
La teoria della frattura metabolica (metabolic rift) è particolarmente interessante per studiare la dialettica natura-società ed estendere la sua applicazione alla comprensione del cambiamento climatico globale, esaminando le connessioni tra influenze antropogeniche (generate dall’umanità) sul ciclo del carbonio e l’accumulo di carbonio nella biosfera, l’incapacità della tecnologia di risolvere i cambiamenti climatici dato il “paradosso di Jevons” e la distruzione degli assorbitori di carbonio (carbon sink), a causa della spinta incessante all’appropriazione di natura da parte del capitale.
Come notano Rosa e Dietz, «La possibilità di sostenere la vita sulla Terra – e, pertanto, tutte le società – dipende dalla capacità di moderazione, esercitata dai gas che avvolgono il Pianeta, riscaldandone la sua superficie e proteggendolo dai danni delle radiazioni». L’esistenza umana si perpetua creando una propria storia sociale grazie allo scambio materiale con il mondo naturale e la modificazione di questo processo può potenzialmente minare l’esistenza delle società.
Le condizioni di scambio materiale tra natura e società fanno sì che esse si influenzino e modellino reciprocamente. Questa è una costante della vita. Tuttavia, le modalità specifiche di questo scambio sono determinate da una varietà di sistemi sociali organizzati storicamente.
Il capitalismo e le interazioni umane con la natura
Per diverse centinaia di anni, il capitalismo è stato il sistema economico egemonico globale che ha profondamente influenzato le interazioni umane con la natura. Mentre la capacità degli umani di trasformare la natura in modo dannoso per le società è nota da tempo, è solo di recente che le interazioni sociali con la natura, così come i limiti ecologici, sono diventati importanti campi di studio e ricerca per gli scienziati sociali.
La frattura biosferica che influenza ed è influenzata dai cambiamenti climatici pone molte sfide, non solo alle scienze biofisiche ma anche a quelle sociali. In questa prospettiva, gli scienziati sociali stanno dando importanti contributi alla letteratura sui cambiamenti climatici esaminando una varietà di variabili e condizioni sociali che contribuiscono al riscaldamento globale: tendenze demografiche, accordi politici tra stati, politiche di mitigazione e adattamento, operazioni dei sistemi economici, sviluppo tecnologico, strategie energetiche, disuguaglianze globali nelle emissioni e negli impatti, deforestazione, strutture sociali, appropriazione di beni comuni globali, debito ecologico.
prof. Dario Padovan, Dipartimento di Culture, Politica e Società – Università di Torino; Coordinamento Cambiamenti Climatici UniTo Green Office UniToGO
Bibliografia
– Latini Gianni, Bagliani Marco, & Orusa Tommaso. (2020). Lessico e nuvole: le parole del cambiamento climatico – II ed., Università di Torino. Zenodo. http://doi.org/10.5281/zenodo.4276945
– Brett C., York R., “Carbon metabolism: Global capitalism, climate change, and the biospheric rift”, Theory and Society (2005) 34: 391–428.
– Rosa E. A., Dietz T., “Climate Change and Society: Speculation, Construction and Scientific Investigation,” International Sociology 13/4 (1998): 421–455.