Il mercato della carne è in crescita secondo gli ultimi dati della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura. Sembrerà strano, ma tra i vari comparti dell’agroalimentare quello della carne sembra resistere meglio degli altri alla crisi economica mondiale. Il prezzo dei prodotti tiene, segno di una domanda mondiale stabile o in rafforzamento.
Certamente l’espansione del mercato della carne dipende dalla crescita dei Paesi in via di sviluppo, da cui proviene principalmente la domanda globale di questi prodotti, ma non solo. Secondo il food outlook di maggio della FAO, la domanda di carne resta stabile nei paesi sviluppati, a cominciare da Stati Uniti e Unione Europea, due aree geografiche dove anzi cresce leggermente la produzione trainata dalle esportazioni verso i paesi emergenti (47% della produzione totale).
Secondo i dati della FAO, la produzione mondiale di carne aumenterà dell’1,1% nel 2014 rispetto al 2013, portando a 311,8 milioni di tonnellate (l’unità di misura è il peso carcassa equivalente) il volume del mercato della carne a livello mondiale. Guardando in particolare alla zona UE, la FAO indica un leggero aumento della produzione che arriverà a toccare i 45 milioni di tonnellate, mentre le importazioni dovrebbero rimanere sostanzialmente stabili e le esportazioni diminuire ma di poco.
A mettere assieme questi dati del mercato della carne, la conclusione è che in Europa ci avviamo a consumarne di più. Altri numeri però ci dicono che in Italia oggi ci sono più o meno 4-6 milioni di vegetariani e vegani (dati Assobirra) e che il loro numero è in aumento. Delle due l’una: ammettendo che le previsioni della FAO e i dati di Assobirra rispecchino la realtà, o l’Italia va in controtendenza rispetto all’Europa oppure crescerà il consumo pro capite di carne, ma secondo la media di Trilussa: chi due polli e chi niente.
Parlando di pollame, a questa categoria appartiene la principale importazione di carne nei paesi della UE con il 50% del totale del mercato della carne. Il motivo è certamente la competitività del prezzo rispetto ad altri tipi di carne a livello internazionale. Per quanto riguarda le esportazioni, il 64% del totale esportato dall’Unione Europeas è costituito dalle carni suine. Il Vecchio continente è anche il terzo più grande produttore di carni bovine del mondo con 7,4 milioni di tonnellate.
Forse ti può interessare Come sostituire la carne nella dieta
oppure anche Ristoranti vegani a Milano