Merbromina, meglio nota come Mercurocromo, soprattutto in ambito commerciale, è una sostanza usata per medicare. Non è una novità ma è tuttora spesso impiegata, nonostante alcuni difetti, grazie ai suoi pregi tra cui le sue proprietà antisettiche, scoperte nel 1919 dal medico Hugh Hampton Young. Oggi troviamo la merbromina in numerosi Paesi ma in altri non può essere venduta, è una sostanza proibita.
Merbromina: soluzione cutanea
Questa sostanza viene usata soprattutto per disinfettare le ferite e per pulirle, serve anche per farle cicatrizzare. Anche le ustioni non troppo gravi e le abrasioni possono essere trattate con il mercurio cromo, sempre stando attenti ad applicarne quantità minime, quali ad esempio 2 o 3 gocce per 2 o 3 volte al giorno.
Non è l’unico prodotto sul mercato con queste caratteristiche, in alcune aree viene sostituito con lo iodopovidone, il cloruro di benzalconio e il cloroxilenolo che si sono dimostrati essere degli antisettici più efficaci.
La soluzione cutanea a base di merbromina, in ambito medico, viene impiegata per tingere di rosso acceso i margini di campioni di tessuto analizzati nei laboratori, similmente ma in tutt’altro ambito, stavolta in quello industriale, troviamo la stessa sostanza usata per verificare la presenza di crepe nei metalli. E’ il liquido che serve infatti per effettuare alcuni controlli con metodi non distruttivi.
Merbromina: a cosa serve
Dal punto di vista chimico è considerato un organometallo a base di mercurio. L’uso principale che se ne fa si basa sulla sua azione antisettica e su quella batteriostatica che esercita sia su batteri Gram-positivi, sia su batteri Gram-negativi. Come accennato troviamo la merbromina anche in ambiti diversi da quello medico in cui sono altre sue doti a renderla preziosa.
Merbromina Mercurocromo
Tutti noi abbiamo certo sentito parlare più spesso di Mercuriocromo che di merbromina. Che lo si abbia in casa o meno, questo disinfettante è di solito ben noto per via del suo colore rosso scuro che non passa inosservato, nemmeno quando lo si applica a piccole ferite che finiscono per sembrare mille volte più grandi di quelle che in realtà sono.
Ci sono degli svantaggi in questa colorazione così accentuata, essa infatti può rendere difficile l’individuazione di un eventuale eritema o infiammazione attorno alla ferita. Questo può portare a trascurare un’infezione in corso.
Altri “difetti” si trovano nelle controindicazioni, scoprendo che la merbromina interagisce con la procaina e che non va usata assieme a detergenti e disinfettanti, come acqua ossigenata, tintura di iodio e betadine.
Merbromina: dove si compra
Oggi il mercurio cromo si può acquistare facilmente in farmacia o al supermercato, in Italia, in altri paesi non è così semplice trovarlo. Ad esempio negli Stati Uniti è dal 1998 che la Food and Drug Administration ne ha vietato la distribuzione per sospetta tossicità da mercurio, più tardi un simile divieto è entrato in vigore in Brasile, ci sono poi paesi come la Germania e l’Inghilterra in cui la merbromina non suscita molta simpatia e si preferisce usare dei disinfettanti privi di mercurio.
Merbromina: prezzo
Nei paesi in cui è legale la vendita, la merbromina ha dei prezzi decisamente approcciabili.
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