Un vaso di menta piperita sul balcone
Di menta esistono tante varietà, selvatiche e coltivate e tutte emanano in modo più o meno penetrante il caratteristico profumo dovuto alla presenza di mentolo. La menta piperita è probabilmente la specie dal profumo più intenso e gradevole e per questo è anche la più coltivata, nell’orto, in giardino e in vaso sul terrazzo.
È una di quelle piante che o la si ama o la si detesta, ma quanti usi ha la menta e quante cose si possono fare! La menta piperita la possiamo usare in cucina come insaporente di molti piatti, dalle fresche insalate ai risotti, e come aromatizzante di molte bevande fresche o calde, a cominciare dal conosciutissimo the alla menta.
La menta però è anche una pianta medicinale: all’infuso vengono infatti attribuite proprietà digestive ed espettoranti ed agisce contro le fermentazioni intestinali. Sia l’erba che l’olio di menta possono essere usati esternamente per curare ferite ed esantemi cutanei. Dell’olio di menta si fa anche largo uso per preparati cosmetici, dentifrici e dolciumi.
Caratteristiche. La menta si riconosce, oltre che dal profumo, dal fusto all’inizio strisciante che emette radici ai nodi e poi diventa eretto. Le foglie sono ovali o lanceolate, più o meno strette e lunghe a seconda delle specie, tutte comunque con nervature evidenti. I fiori sono sempre molto piccoli, con la corolla a imbuto formata quattro petali, riuniti in verticilli, disposti alla sommità degli steli a formare una piccola spiga. Il colore dei fiori è variabile dal verde al bianco-rosato al viola. Poco prima della comparsa dei fiori, la menta emana il massimo del suo profumo.
Coltivazione in vaso. La menta piperita può essere coltivata benissimo in vaso sul balcone e sul terrazzo avendo cura di scegliere una posizione ventilata e parzialmente ombreggiata. Si adatta bene al clima delle regioni italiane e tollera bene il freddo. Il terreno va bene del tipo universale da vaso, fresco e sciolto, possibilmente ricco di calcare e ben drenato. La riproduzione può essere fatta per seme, ma è molto più semplice dividere i cespi in autunno o in primavera innaffiandoli abbondantemente fino a quando hanno attecchito.
Pubblicato da Michele Ciceri il 30 Maggio 2013