Meno plastica in bagno: 10 consigli pratici
Ormai eliminare o ridurre la plastica é diventata una missione comune a molti ma immagino che anche voi come me, pensando di passare di colpo ad una vita senza plastica si siano un po’ spaventati. Non che sia impossibile ma guardando alla presenza pervasiva di questo materiale, eliminarlo in toto diventa una impresa ardua. Il trucco per non scoraggiarsi di fronte ad un obiettivo molto pretenzioso è spesso “spezzettarlo” in più microstep e partire per esempio con meno plastica in bagno. È una stanza dove ne gira parecchia ma ci sono d’altro canto anche parecchie alternativa interessanti che ci permettono di lavarci e prepararci per affrontare la giornata altrettanto puliti e sereni.
Lavarsi i denti con meno plastica in bagno
Qui la plastica è sia nello spazzolino, sia nella confezione di dentifricio, se poi usiamo il colluttorio, ne abbiamo ancora di più. Una cosa per volta. Se ci guardiamo attorno con attenzione, troviamo in commercio degli spazzolini alternativi, non di plastica ma di materiali biodegradabili. I più comuni, per darvi un’idea, sono quelli in legno grezzo e in bambù con setole in nylon biodegradabili. Potete trovarne in negozi specializzati oppure on line, in Germania sono molto più diffusi che in Italia e se siete di passaggio potete acquistarli facilmente, anche per amici e parenti. Veniamo al dentifricio. Nei negozi che vendono già shampoo solido potete provare a chiedere anche il dentifricio solido, esiste e funziona con la stessa logica dello strofinamento.
In alternativa possiamo provare le pastiglie di dentifricio in barattoli o sacchetti di carta con chiusura a vite ma se avete voglia e tempo, vi consiglio di prepararlo in casa. On line trovate tutorial e indicazioni, è un processo banale e che vi farà anche risparmiare parecchio. Chi ha poco tempo ma tanta voglia di fare la sua parte, può acquistare un set completo e plastic free per le cure dentistiche con spazzolino da denti idrofilo-bambù con custodia di bambù, compresse dentifricio in un piccolo barattolo a vite, filo di seta e cera d’api più confezione di ricarica.
Deodoranti, detersivi e saponi con meno plastica in bagno
Ci sono una serie di prodotti – deodoranti, detersivi e saponi – di cui non si può fare a meno e che portano in bagno tanta plastica spesso inutile. Ecco come evitarla senza smettere di lavarci e profumarci.
Al posto dei deodoranti spray possiamo ad esempio usare le creme deodoranti in lattine di vetro o di metallo che possiamo conservare e riutilizzare mille volte. Esistono anche dei deodoranti solidi che non hanno imballaggi oppure ne hanno di minimi, con poco impatto ambientale. Possiamo produrlo in casa, proprio come il dentifricio, con il vantaggio di poter scegliere le essenze che desideriamo.
Passiamo al detersivo che va preso in polvere, così possiamo cercare in imballaggi di carta resistente o in cartone. La polvere è molto più efficace, per cui ne basta poca. Chi ama il fai da te può prepararlo seguendo una delle tante ricette on line, di solito a base di soda e sapone. A proposito di sapone, cosa usiamo per lavarci le mani? Via il sapone liquido nel classico distributore di plastica, inutile e inquinante.
Utilizziamo il sapone solido scegliendo quello con ingredienti biologici. Anche sotto la doccia possiamo fare a meno di strizzare la bottiglia del nostro gel doccia, rigorosamente in plastica, e usare invece un sapone naturale come quello di Aleppo.
Meno plastica in bagno e orecchie pulite
La lotta contro i bastoncini di plastica e cotone che da sempre abbiamo usato per pulirci le orecchie è aperta e presto non ne vedremo più in giro. Per continuare a pulirsi possiamo fare dei lavaggi, cosa da sempre consigliata anche per la salute delle nostre orecchie, ma se abbiamo bisogno di grattarci troviamo sul mercato delle eccellenti alternative, molto più efficaci del classico bastoncino.
Mi riferisco ai bastoncini in bambù con batuffolo di cotone, disponibili in quasi qualsiasi farmacia da bambù, oppure a quelli di cartone che però possono risultare più scomodi e meno resistenti. Questi prodotti non sono di plastica ma sono monouso, per cui non il top, perché vanno lo stesso a fare volume nella spazzatura. Possiamo ambire a qualcosa di meglio, ad esempio ai pulitori dell’orecchio di bambù o acciaio inossidabile, acquistabili on line e molto utili. Ve li consiglio anche in viaggio.
Carta igienica e meno plastica in bagno
Non ci siamo dimenticati e nemmeno abbiamo censurato la carta igienica, sempre avvolta in terribili confezioni di plastica. Stavolta è davvero difficile trovare il modo di avere meno plastica in bagno, è difficile trovare aziende che utilizzino al momento imballaggi alternativi, magari in cartone, e non ci resta che cercare di acquistare pacchi grandi in modo che la quantitá di plastica sia minore, in proporzione. Ci sono degli esperimenti di carta igienica in bambù ma di nicchia e difficili per un prodotto di uso quotidiano come questo.
Pelle morbida con meno plastica in bagno
Nella routine quotidiana di molti di noi c’e anche la crema idratante per il viso e per il corpo ed è un’ottima abitudine da mantenere. C’è però un bel po’ di plastica che si getta ogni volta che si termina una confezione di crema. Per fortuna se ne iniziano a vedere parecchie in lattina, soprattutto nei negozi di alimenti naturali o nella farmacia.
Arredamento del bagno senza plastica
Abbiamo cercato di minimizzare la presenza della plastica nel bagno passando in rassegna i prodotti che usiamo più di frequente per scoprire che non ne dobbiamo fare a meno ma semplicemente adottare le alternative più rispettose del nostro ambiente. Se ci guardiamo attorno peró, noteremo parecchia plastica anche nell’arredo, negli accessori, nelle varie scatole e nei contenitori. Dalla mensola della doccia adesiva al portatrucchi, dalla mini cassettiera ad ogni tipo di gingillo che possiamo aver comprato per ottimizzare lo spazio. Spesso sono in plastica e ovviamente costano meno degli altri ma proviamo a fare uno sforzo e scegliere altro materiali, molto spesso si rivelano più resistenti e anche più eleganti.
Pubblicato da Marta Abbà il 30 Ottobre 2019