La meditazione è una pratica finalizzata a farci raggiungere uno stato di rilassamento fisico e mentale, con benefici comprovati da numerosi studi scientifici, l’ultimo dei quali della prestigiosa Icahn School of Medicine at Mount Sinai, in collaborazione con la University of California e la Harvard Medical School.
Ma andiamo con ordine e iniziamo con il capire come si può avvicinarsi alla meditazione e come si fa la meditazione.
Meditazione guidata
Il modo migliore per iniziare a praticare la meditazione in modo corretto è partire con la meditazione guidata che prevede un percorso nel corso dei quali un insegnante spiega come effettuare esercizi di crescente difficoltà nel modo corretto, gestendo le distrazioni, come i rumori di fondo o i pensieri che emergono e distolgono dalla meditazione.
Solitamente si parte da un esercizio focalizzato sulla respirazione, un punto di partenza ideale per approcciarsi alla meditazione.
Ci si siede in una posizione comoda, con corpo rilassato e si inizia a concentrarsi sulla propria respirazione. E’ però necessario precisare che la meditazione NON è un esercizio per imparare tecniche di respirazione, è invece la respirazione uno strumento utilizzato per iniziare la meditazione.
In rete esistono un discreto numero di tracce audio gratuite per avvicinarsi alla meditazione e anche alcune app realizzate appositamente.
Quella che sto utilizzando io è “10% Happier” che potrete scaricare gratuitamente a questo indirizzo e che prevede un percorso di 7 giorni con tracce audio realizzate da Joseph Goldstein, insegnante di meditazione fin dal 1974 e co-fondatore dell’Insight Meditation Society.
Trascorsi i 7 giorni si può decidere se proseguire il percorso utilizzando un coach dedicato in cambio di un canone mensile di 9,99 US$/mese o continuare diversamente per conto proprio o … abbandonare la meditazione.
Questa è invece una traccia audio con musica di sottofondo a cura di Niccolò Angeli:
Il sito ufficiale di Niccolò, che pratica la meditazione da oltre 12 anni, in cui troverete altri spunti interessanti e altre tracce è http://infinitemandala.com/
Meditazione: benefici
La pratica della meditazione permette, nel corso del tempo, di avere una serie di benefici, che come scrivevo all’inizio di questo articolo, sono comprovati da autorevoli studi.
I principali benefici sono:
- una diminuzione dello stress
- il miglioramento dell’umore
- il miglioramento delle capacità di autocontrollo
- una maggior capacità di concentrazione
- il miglioramento della memoria
- una diminuzione degli stati di ansia (secondo uno studio della Hopkins University School of Medicine di Baltimora)
Alcuni test hanno anche dimostrato che la meditazione aiuta a diminuire la percezione del dolore.
Tutti questi benefici contribuiscono ad aumentare il “livello generale di felicità”.
Meditazione: tipologie e differenze
Lo scopo per cui si decide di praticare la meditazione è dipendente dal singolo e può essere il semplice miglioramento delle condizioni psicofisiche oppure un obiettivo di carattere spirituale, religioso o filosofico.
Vediamo alcune tipologie:
- Meditazione trascendentale: prevede la ripetizione per alcuni minuti, due volte al giorno, di uno specifico suono, chiamato “mantra“, che secondo i sostenitori permetterebbe di raggiungere uno stato di profondo rilassamento del corpo e della mente, uno stato in cui la mente si rilassa senza pensieri, chiamato “trascendenza”.
Le tecniche e la pratica della meditazione trascendentale sono state oggetto di ben 524 ricerche scientifiche, pubblicate in 160 riviste scientifiche (dato aggiornato al 2012). Tra queste ricerche, 364 sono state revisionate dai pari e sono state pubblicate da autorevoli riviste scientifiche, come “Science e Scientific American“.
I risultati positivi di queste ricerche hanno fatto si che la meditazione trascendentale sia state introdotta come materia di insegnamento in varie scuole nel mondo: negli Stati Uniti, in America Latina, in Europa, Asia, Sud Africa e Israele.
Per approfondire il tema della Meditazione Trascendentale potete trovare diverse risorse in rete e alcuni libri, tra cui vi segnalo: “Introduzione alla meditazione trascendentale di Maharishi. Una tecnica per vivere la vita nella felicità, nella salute, nel successo e nella realizzazione“, scritto da Franco Canteri e Andrea Bianetti e in vendita su Amazon a 9,27 Euro. - Meditazione zen: si effettua in posizione seduta con l’obiettivo di acquisire il controllo della respirazione, il controllo della postura e il controllo della mente. E’ tipica del Buddhismo Giapponese: zen è infatti la parola giapponese che significa “contemplazione”. Il nome completo di questo tipo di meditazione sarebbe “zazen” dove “za” indicata “da seduti”.
Le posizioni principali sono Fiore di Loto, Semiloto, Burmese, su una stuoia, Seiza, su una sedia, raffigurate nell’immagine qui di seguito:
- Meditazione buddhista: è il tipo di meditazione usata nella pratica del buddhismo che include ogni metodo che abbia l’illuminazione o sviluppo mentale (bhavana) come obiettivo. La parola più simile per esprimere questo concetto, nella tradizione buddhista, è bhavana o sviluppo mentale.
I metodi principali della meditazione buddhista si ripartono in meditazione vipassana (meditazione dell’intuito) e meditazione samatha (meditazione della tranquillità) di cui trovate maggiori dettagli qui di seguito. - Meditazione vipassana: è una tecnica di meditazione nata in India con l’obiettivo di sviluppare la piena consapevolezza di tutti gli stimoli sensoriali e mentali. Il termine “vipassana” significa infatti “vedere le cose così come esse sono realmente”.
La meditazione vipassana permette di affrontare i problemi della vita quotidiana con calma ed equilibrio eliminando le fonti di negatività e sofferenza.
La tecnica della meditazione vipassanā è insegnata dal Tathagatha Shakyamuni nel Discorso sui fondamenti della presenza mentale (Satipatthanasutta) e si articola nei seguenti momenti:
– Contemplazione del corpo
– Contemplazione delle sensazioni
– Contemplazione della mente
– Contemplazione degli oggetti mentali - Meditazione samatha: è una tecnica finalizzata a raggiungere uno stato di pace interiore attraverso stati di assorbimento divisi in 8 livelli (jhana): quattro di fine materialità e quattro immateriali.
La meditazione degli 8 diversi livelli richiede di concentrarsi su un oggetto tra quelli indicati dal Buddha. Per i Jhana immateriali solitamente si medita su colori o elementi. Per i Jhana di fine materialità si possono utilizzare anche i Brahma Vihara, le contemplazioni della morte, delle qualità del Buddha, Dhamma e Sangha, la meditazione sul corpo e sul respiro. - Meditazione cristiana: prevede di concentrarsi su pensieri specifici (ad esempio, un passo delle sacre scritture) per riflettere sul loro significato nel contesto dell’amore di Dio.
L’obiettivo principale è quello di acquisire consapevolezza sulle rivelazioni di Dio, applicando una maggiore concentrazione e riflessione rispetto alla preghiera vocale.
Figure di riferimento della storia cristiana che hanno dedicato i loro studi alla meditazione cristiana sono ad esempio Ignazio di Loyola, Teresa d’Avila e Francesco di Sales.
Meditazione e Yoga
La meditazione è parte integrante dello Yoga tradizionale ma è bene sottolineare che oggi con il termine “yoga” si intende spesso la pratica di un variegato insieme di attività che comprendono ginnastiche del corpo e della respirazione che possono allontanarsi notevolmente dallo Yoga tradizionale, pur essendo finalizzate alla meditazione o al rilassamento.
Lo “Yoga autentico” deve essere comunque inteso come un percorso da svolgere sotto la guida di un maestro con il file di raggiungere la propria realizzazione spirituale.
Meditazione per dormire
La meditazione viene spesso utilizzata con successo dalle persone che soffrono di insonnia. Il rilassamento della mente indotto dalla meditazione permette infatti di facilitare il sonno e soprattutto di indurre un sonno sereno e senza pensieri negativi.
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