Mastite bovina, cause
Conoscere la mastite bovina, cause e info. Che cos’è la mastite bovina, diagnosi e procedura di controllo e sintomi.
Mastite bovina, che cos’è
La mastite bovina è una patologia delle ghiandole mammarie causata principalmente da batteri. Nello scenario mondiale esiste una dettagliata classificazione che si basa sul rilievo di organismi patogeni nel latte, sul contenuto cellulare nel latte e sulla presenza di alterazioni a livello della mammella o dello stesso latte. A livello diagnostico si fa una differenza tra mastite clinica e mastite cronica. La differenza tra mastite bovina cronica e mastite bovina clinica è approfondita nel paragrafo dei sintomi.
Mastite bovina, sintomi
I sintomi della mastite clinica si possono rilevare già con una visita visiva. I sintomi della mastite bovina, a carico del latte, sono:
- Presenza di fiocchi
- Presenza di fustoli di fibrina
- Aspetto sieroso
A queste alterazioni del latte si possono aggiungere anche dei sintomi a carico della mammella:
- Aumento del volume
- Arrossamento
- Secrezione ridotta o assente
- Dolore alle mammelle
La mastite cronica è definita come un’infezione mammaria persistente associata a determinati sintomi come il rialzo costante del contenuto cellulare, presenza di noduli e progressivi indurimenti a livello del parenchima mammario (tessuto delle mammelle bovine). Passiamo ora ad analizzare le cause che innescano la mastite bovina.
Mastite bovina, cause
La mastite bovina è causata da diversi agenti patogeni, generalmente da batteri. Gli agenti patogeni principali che causano la mastite sono Streptococcus agalactiae e Staphiloccocus aureus, quest’ultimo microrganismo è l’agente contagioso più frequentemente isolato nel latte degli allevamenti italiani. Vi è una classificazione dei batteri patogeni che causano mastite bovina.
I contagiosi:
- Streptococcus agalactiae
- Staphilococcus aureus
- Corynaebacterium bovins
- Micoplasmi
Vi sono poi batteri ambientali come i Gram-negativi e streptococchi e batteri opportunisti come i stafilococchi coagulasi negativi.
Tra gli streptococchi: Strptococcus uberis,
Strptococcus bovis, Strptococcus faecalis, Strptococcus dysgalactiae, Strptococcus canis… Tra i batteri Gram-negativi segnaliamo il comunissimo Escherichia coli (batterio presente nelle feci) Klebsiella spp., Enterobacter spp., Citrobacter spp., Serratia spp, Proteus spp….
Anche se questa classificazione vi può sembrare noiosa, è importante per individuare il corretto trattamento. Per ogni gruppo di agenti patogeni sono previste profilassi differenti con costi che possono oscillare.
Negli ultimi tempi, negli allevamenti italiani si stanno diffondendo mastiti bovini causate da un agente patogeno che non appartiene a nessuno dei gruppi citati in precedenza: la Prototeca zoopfii.
Non solo batteri, più raramente la mastite bovina può essere causata da altri microrganismi come lieviti, muffe e alghe.
In un allevamento, le cause sono la mancanza di un corretto piano gestionale (stabulazione, mungitura, igiene della lettiera, periparto…) e igienico al fine di ridurre l’esposizione del capezzolo agli agenti di mastite.
Le possibilità di contrarre mastite bovina aumentano in presenza di cattiva igiene e di elevati tassi di umidità. In un allevamento, le cause della mastite bovina possono essere individuate in diversi punti critici. Ecco le cause e suggerimenti per una corretta prevenzione.
- La costante procedura di mungitura.
Bisognerebbe prevedere un’attenta pulizia del capezzolo con materiale a perdere. Bisognerebbe applicare un disinfettate efficace dopo ogni mungitura. - Monitoraggio del bestiame.
Bisognerebbe intervenire prontamente per separare i capi sani da quelli infetti. A tale scopo, è necessario iniziare un piano di controllo di tutti gli animali in lattazione. Gli animali “positivi” vanno isolati e munti per ultimi. - Sequenza di mungitura che possa ridurre i rischi di infezione.
Primipare sane, pluripare sane, vacche e manze dopo il parto… infine capi positivi. - Igiene dell’allevamento.
Spesso le condizioni igieniche degli allevamenti non sono tali da garantire il benessere del bestiame.
Mastite bovina, diagnosi
La diagnosi delle infezioni di mastite bovina contagiosa andrebbe eseguita su campioni di latte prelevato, in modo asettico, da un singolo quarto. Il rilievo, anche di una singola colonia di Streptococcus agalactiae o Staphylococcus aureus, è da considerare come esito positivo dell’infezione.
Pubblicato da Anna De Simone il 25 Giugno 2017