Mantra per la meditazione: come sceglierlo e benefici
“E’ il mio Mantra” è un modo di dire, sì, ma esistono dei e propri Mantra per la meditazione che hanno un ruolo molto importante in alcune culture, da secoli. Si vuole intendere con questo termine una sorta di formula sacra da recitare durante la nostra giornata come se fosse una preghiera, ma del tutto laica. Non c’è un mantra migliore dell’altro, in assoluto, e ognuno di noi può scegliere quello che meglio fa effetto sulla sua mente e sul suo corpo, permettendogli di meditare meglio. Quando si ripete questa frase di deve riuscire a liberare spirito e corpo dagli archetipi della realtà.
Mantra per la meditazione: definizione
La parola “mantra” deriva dall’unione di due parole sanscrite che sono “man” e “tra”. La prima significa pensare e si riferisce all’anima e allo spirito, la seconda significa proteggere e allo stesso tempo agire. Mantra significa quindi “pensiero che offre protezione”. Questa formula da ripetere durante la giornata è infatti un ottimo strumento per meditare, ci aiuta a livello mentale, fisico ed energetico.
Mantra per la meditazione: benefici
Vista la sua efficacia, il Mantra per la meditazione è uno degli elementi base di pratiche spirituali moderne, come la meditazione trascendentale e la New Age. Vediamo che effetti fa e quando utilizzarlo.
Recitare un Mantra per la meditazione serve per tornare con i piedi per terra e allo stesso tempo aprire la mente ad una dimensione spirituale amplificata. Nella vita quotidiana queste formule in sanscrito riescono ad aiutarci a risolvere situazioni spiacevoli, ad evitare i pericoli e anche a guarire da alcune malattie. Certo, non da tutte, purtroppo! Però dobbiamo sapere che oltre a farci meditare, ci proteggono.
Il Mantra per la meditazione ha un doppio valore. Da un lato è un messaggio verbale, perché ha un significato, come andremo a vedere, ma non solo. Al di là delle parole, esso ha un suono particolare che crea delle vibrazioni e queste vibrazioni devono essere quelle giuste per ottenere i benefici desiderati. Ecco perché è importante pronunciare il mantra in modo corretto. Non basta una frase che ci piace, ripetuta più volte. Il suono del mantra è detto “archetipale” e scava nel nostro inconscio, un po’ come quelli delle ninne nanne, che ci entrano in mente e nel cuore e danno un effetto quasi ipnotico, restandoci impressi a volte per tutta la vita.
Mantra per la meditazione: origini
Come avrete compreso, il Mantra per la meditazione non è una invenzione moderna ma molto antica. Dobbiamo ricercarne le origini nelle religioni indiane, Vedismo, Brahmanesimo, Buddhismo, Giainismo, Induismo, Sikhismo. L’ampia diffusione che oggi ha, però, la deve soprattutto al Buddhismo.
Nella letteratura vedica, il Raveda, il mantra assume una funzione ‘evocativa’, serve per chiedere alle divinità beni materiali, longevità o vittoria. Nell’induismo e nelle tradizioni tantriche i mantra non erano rivolti prettamente agli dei ma venivano recitati in moltissime occasioni e alcuni rappresentano parti del corpo o del cosmo.
Veniamo ad oggi: parlare di mantra oggi è a volte come parlare di una formula magica che arriva dall’oriente. Si pensa che possa aiutarci ad essere sereni e in salute, ci si aspetta che porti benefici, anche economici.
Mantra per la meditazione: come sceglierlo
Prima di andare ad esplorare i mantra più comuni, osserviamo le due grandi categorie in cui sono divisi i mantra, ci sono quelli personali e quelli impersonali. I primi sono intesti come delle vere e proprie invocazioni alle divinità mentre i secondi possono essere riferiti a un soggetto più astratto che non deve per forza essere divino.
Il Mantra per eccellenza è il Mantra Om, quello principale tra tutti quelli indiani che finora sono arrivati a noi. Questo è un “mantra seme” da cui nascono poi tutti gli altri, ha come simbolo un elefante stilizzato che vuole simboleggiare “colui che rimuove tutti gli ostacoli”.
Il Mantra Yoga è parte dello Yoga del Suono ed è un percorso che ci insegna a usare correttamente queste formule. Deve essere recitato mattino e alla sera, preferibilmente, e in una posizione yoga particolare. Uno dei mantra più potenti è il Gayatri, una vera invocazione al Sole e alla sua energia divina, per questo è da recitare all’alba o al tramonto e fa diventare più lucidi e saggi.
I più conosciuti in italiana, per ora, sono però certamente i Mantra tibetani, detti anche buddhisti, che aiutano a raggiungere la pace della mente cacciando pensieri negativi. Quella più conosciuto è l’ OM MANI PADME HUM (“O gioiello che sei sul fiore di loto, concedimi tutte le realizzazioni”) utile per ottenere la liberazione da sofferenze e pene.
Mantra per la meditazione: come praticarlo
Facciamo un accenno alla pratica dei Mantra, anche per comprendere che non è banale recitarli in modo corretto e quindi efficace. Di solito vanno recitati a voce alta o bisbigliando perché è il modo migliore per creare le vibrazioni sonore che servono per modificare la percezione della realtà a livello subliminale. Non è solo una questione di pronuncia, anche la nostra mente deve essere concentrata, senza distrazioni.
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Pubblicato da Marta Abbà il 21 Maggio 2019