Manichini riciclabili per vetrine a basso impatto ambientale
Ogni 200 manichini ci sono 1.000 kg di plastica riciclata. Ogni 1000 kg di plastica salvata sono 700 kg di petrolio risparmiati e 2 tonnellate in meno di anidride carbonica in atmosfera. I conti sono presto fatti per La Rosa che dal 1922 fa manichini, dal 1960 si preoccupa dell’ambiente e dal 2006 è diventata Green e Carbon Neutral. A raccontarla Mattia Rigamonti, amministratore delegato dell’azienda che ha un suo parco fotovoltaico in Sicilia che la mantiene attiva tutti i giorni.
1) La Rosa crea manichini dal 1922, quando è arrivata la svolta green e perchè?
La svolta epocale al green è avvenuta nel 2006, anche se dagli anni ’60 l’azienda ricorre sistematicamente al riciclo del materiale plastico. Tutto quello che abbiamo oggi, sarà patrimonio dei nostri figli, per questo dobbiamo contribuire affinché ci possa essere un mondo migliore, per noi il green è alla base della nostra filosofia di vita.
2) Come avete agito? Con che investimento? Che macchinari avere scelto?
Abbiamo introdotto un ‘sistema sostenibile’ basato in primis sul riciclo della plastica con un investimento di circa 10 milioni di euro. Non esistono eco-macchinari ma un lungo processo produttivo (sistema sostenibile) che vanta macchinari di ultima generazione: riducono drasticamente il consumo di energia, e naturalmente sono più performanti. Inoltre utilizziamo alluminio per la creazione degli stampi (il materiale di scarto viene fuso e da vita ad altri blocchi di alluminio).
3) Come riciclate la materia prima, la plastica, e in quale percentuale ?
Il 50% della plastica che utilizziamo è riciclata. La plastica di scarto viene ridotta in granuli e immessa nuovamente nel ciclo produttivo. Abbiamo recentemente pensato ad uno slogan che dice: 200 manichini sono 1000 kg di plastica riciclata quindi 1000 kg di plastica salvata, 700 kg di petrolio risparmiati, 2 tonnellate in meno di anidride carbonica in atmosfera.
4) Come avete agito per attenuare l’impatto di fumi, solventi e polveri generati?
Con un post combustore che assorbe le polveri e i solventi e immette aria pulita con un abbattimento del 94% di emissioni nocive in atmosfera. Mediante questo processo viene prodotta energia che serve ad azionare la catena di verniciatura, i tunnel di essicazione così come le celle. L’energia prodotta per questa fase viene immessa nel circolo produttivo per il funzionamento dei tunnel di essicazione etc…
La Rosa grazie all’utilizzo anche del post combustore è stata definita ‘’Carbon neutral”, proprio perchè determiniamo attraverso l’analisi del ciclo di vita dei manichini l’impronta ecologica. In questo modo si esaminano tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto dall’acquisizione di materie prime, alla fabbricazione, trasporto e uso, manutenzione, allo scarto finale e al riciclo.
5) Riuscite a utilizzare solo fonti energetiche alternative? ci risparmiate o ci perdete?
Utilizziamo unicamente energia prodotta dal nostro parco fotovoltaico. La Rosa consuma circa 15.000 kW di energia ogni anno, per contrastare questa grande richiesta abbiamo deciso di implementare un nostro parco fotovoltaico in Sicilia, che produce 3.4 MW di energia. In questa maniera una parte dell’energia viene utilizzata per la nostra produzione e la rimanente (circa 1.2 MW ) viene messa a disposizione della rete nazionale.
6) La svolta green ha portato a delle variazioni di qualità-quantità-costi-tempistica-varietà dei vostri prodotti?
Il green ci ha portato ad investire in modo consapevole, non solo sfruttando le energie alternative, ma potenziando l’automatizzazione della filiera produttiva riducendo sensibilmente il consumo di energia e i tempi di resa tra un processo e l’altro. La ricerca e la sperimentazione, sono fasi cruciali per la nostra attività imprenditoriale hanno apportato un vero e proprio sviluppo qualitativo e quantitativo in tutti i settori.
In generale sicuramente le migliorie introdotte non presentano svantaggi, anzi rendono il ciclo produttivo più funzionale e snello.
7) Come hanno reagito i vostri clienti? il green vi ha regalato maggior appeal sul mercato?
II clienti in genere hanno recepito questo messaggio in maniera interessata, anche se per alcuni di loro non sembra essere fondamentale. Molti nostri concorrenti hanno dovuto delocalizzare l’unità produttiva in Far East. La Rosa invece grazie alla propria etica morale ha dato il via a una trasformazione radicale che ci permette di essere più competitivi sul mercato e totalmente Made in Italy.
Intervista a cura di Marta Abbà
Pubblicato da Marta Abbà il 4 Luglio 2012