Si parla troppo spesso di cibo geneticamente modificati (OGM) e pensare che gli alimenti biologici siano destinati solo a chi ha il portafogli più pieno è del tutto sbagliato, queste idea nasce dai confronti: una dozzina di uova acquistate presso un qualsiasi supermercato che smercia prodotti industriali costerà circa 2 euro, una confezione di uova biologiche acquistate nel reparto “bio” di alcuni supermercati può costare oltre 5 euro. Nonostante questa osservazione, mangiare biologico spendendo poco è possibile attuando due differenti strategie.
La prima consiste nel boicottare i grandi marchi così da non fare la spesa al supermercato ma informarsi sulle botteghe e i piccoli produttori locali. Ogni centro del nostro Paese ha almeno un paio di agricoltori ed allevatori che producono un piccolo quantitativo di alimenti destinato ad essere venduto a pochi clienti affezionati. Acquistando nel proprio centro abitato si aiuterà l’economia locale e si risparmierà sul trasporto dato che raggiungere i centri commerciali non è sempre facilissimo. Carne, latticini e uova possono essere acquistati presso questi piccoli allevatori e coltivatori, spesso si tratta di aziende a conduzione familiare, basterà chiedere tra le proprie conoscenze se qualcuno si rifornisce da un contadino locale. Questa prima strategia è perfetta per chi abita in città non estremamente industrializzate, nel centro e nell’Italia meridionale trovare un produttore locale sarà fin troppo facile, più difficile sarà per chi vive in centri cittadini come quello di Milano, infatti queste persone dovranno attuare la seconda strategia.
Mangiare biologico spendendo poco si può, la soluzione migliore è proprio la più ovvia: perché non coltivare ortaggi e verdure autonomamente? Se pensate che avete bisogno di un grande giardino, vi sbagliate. Andrà benissimo un piccolo straccetto di terreno ma anche una terrazza o un balcone. Avrete bisogno di grandi vasi con terriccio per la semina e la coltivazione fai da te. Questa soluzione è l’ideale per nuclei familiari ristretti e per single: con una cassa di 50×50 cm potrete coltivare abbastanza patate da sfamarvi per circa un mese. Particolarmente adatti per la coltivazione su balcone o terrazza, sono le piante rampicanti come piselli e fagiolini, ma con la produzione fai da te sarà possibile coltivare anche carote, pomodori e altri tipi di ortaggio. Il discorso cambia per i derivati animali, latticini e altri prodotti caseari: certamente non possiamo ospitare una mucca nel soggiorno di casa ma possiamo acquistare tali prodotti presso i piccoli produttori di cui si parlava prima.
Infine, si sta diffondendo la moda di “mangiare a km zero“, molti ristoranti settimanalmente propongono questi eventi: il cliente mangia alimenti biologici prodotti in zona, alcuni ristoranti attuano promozioni low cost ma se nel centro in cui vivete non conoscete nessun posticino del genere, è possibile cercare online presso i portali di offerte e coupon. Il fenomeno è cresciuto così velocemente che online possono trovarsi ticket di “cene per due persone a km zero” a partire da 25 €.