Malattie delle pecore, cure e prevenzione
Tra le malattie degli ovini che colpiscono più frequentemente le pecore abbiamo la brucellosi, la blue tongue, l’echinococcosi, la cenurosi e la scrapie, queste sono malattie che per la diagnosi e la cura richiedono necessariamente l’intervento del veterinario. In questo articolo prenderemo in considerazione le malattie delle pecore più comuni che per il loro trattamento, in attesa del consulto di un veterinario, l’allevatore può affrontare in autonomia.
Una visita dal veterinario è sempre consigliata sia per avere una conferma della diagnosi, sia per ricevere importanti consigli per la gestione della malattia. In attesa del consulto, l’allevatore può seguire i nostri consigli.
Malattie delle pecore, ectima
L’ectima si manifesta con la comparsa di croste e lesioni papulose alle labbra e alla mucosa della bocca. Nel caso di agnelli che non riescono ancora ad alimentarsi occorre provvedere all’allattamento manuale (bisognerà armarsi di biberon). L’Ectima è una malattia contagiosa che attacca pecore e capre.
Può essere trasmessa anche all’uomo per contatto diretto con l’animale quindi bisogna agire con cautela anche se non è affatto considerata una malattia grave: di solito regredisce spontaneamente nel giro di due o tre settimane.
L’Ectima non porta alla morte a meno che non colpisce agnelli piccoli che a causa delle lesioni alla bocca potrebbero far fatica a poppare. Per prevenire l’ectima nel proprio gregge bisogna puntare all’igiene dell’allevamento.
Il virus può essere inattivato con l’uso di latte di calce da distribuire su pareti e strutture per mezzo di una pompa a spalla. Per curare l’ectima e accelerare il processo di guarigione su pecore e capre, si consiglia di applicare una pomata con glicerina e tintura di iodio al 5% (reperibile in farmacia). La pomata e la tintura devono essere applicate indossando guanti monouso.
Malattie delle pecore, pedaina
La pedaina è una malattia altamente contagiosa che provoca una dolorosa zoppia che costringe gli animali al decubito e addirittura alla morte perché per il dolore le pecore non riescono a camminare e a raggiungere la mangiatoia. Gli agenti responsabili di questa malattia sono dei batteri che vivono nell’intestino degli animali e vengono eliminati con le feci così da dare vita a un nuovo ciclo di contagio.
Questa malattia si propaga più facilmente in caso di scorretto pareggio degli unghioni e in presenza di un eccessivo strato di fango nei pascoli. In caso di infezione nel gregge, la prima operazione da fare è il praggio degli unghioni con asportazione del materiale che, essendo monto contagioso, va allontanato dalla stalla.
Con la malattia in fase iniziale si consiglia di operare una pulizia quotidiana degli unghioni attraverso bagni di circa cinque minuti in soluzioni di aceto e solfato di rame. L’intervento del veterinario è necessario in caso di evidente lesione all’unghia.
Altre malattie della pecora: mastiti, blocco ruminale e parassitosi possono essere consultate nell’articolo “Curare le malattie delle pecore“.
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Pubblicato da Anna De Simone il 4 Ottobre 2014