Magnetoterapia: serve o è una bufala? Controindicazioni e prove scientifiche
La Magnetoterapia è una tecnica curativa e riabilitativa che sfrutta i benefici dei campi magnetici. Esistono ad oggi tre diversi tipi di magnetoterapia: statica, a bassa frequenza e ad alta frequenza.
Le onde utilizzate in tutti questi casi, sono sempre non-ionizzanti, ciò significa che non vengono assorbite dagli organi o dai tessuti e riescono invece ad esercitare un’azione biofisica. Ci sono altri tipi di onde sempre elettromagnetiche ma classificate come ionizzanti, efficaci a livello terapeutico ma che possono essere pericolose.
Magnetoterapia: a cosa serve o meglio a cosa dovrebbe servire
Secondo i fautori di questa terapia, i campi magnetici utilizzati andrebbero ad agire sul sistema osseo, articolare, muscolare e vascolare con un effetto antinfiammatorio, antalgico/antidolorifico.
La magnetoterapia riuscirebbe cosi’ a far aumentare la resistenza e la mineralizzazione ossea, accelerando la calcificazione delle fratture e facendo aumentare sia l’irrorazione vascolare sia la velocità di scorrimento del sangue.
Andando anche a migliorare la circolazione periferica, questa terapia avrebbe anche la capacità di accelerare la cicatrizzazione delle ferite e delle piaghe e in generale di favorire il processo di guarigione dei tessuti molli.
Alcuni terapisti la utilizzano anche per avere dei risultati a livello cutaneo in quanto sostengono che la magnetoterapia possa migliorare il metabolismo della pelle e contrastare l’invecchiamento dei tessuti.
Applicati sul nostro corpo, i campi magnetici dovrebbero ripristinare la corretta funzionalità della membrana cellulare che, in caso di parapatologiche o patologie, subisce una depolarizzazione che porta a dolori e infiammazioni.
La magnetoterapia, dovrebbe riuscire a ripolarizzare la membrana cellulare, ripristinandone il fisiologico funzionamento e ristabilendo l’equilibrio energetico.
Magnetoterapia: prove scientifiche
A oggi NON esiste alcuna prova scientifica che le terapie con magneti o con elettromagneti siano efficaci.
Nel 2002 un report della National Science Foundation , agenzia governativa degli Stati Uniti che sostiene la ricerca e la formazione di base in tutti i campi non-medici della scienza e dell’ingegneria arrivò alla conclusione che la magnetoterapia non ha alcuna base scientifica.
Alla stessa conclusione è arrivato uno studio del 2009 a cura dell’American Cancer Society intitolato “Electomagnetic theraphy: what is the evidence?“.
In Italia, il dott. Alberto Borraccino, Ricercatore del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Torino, ha pubblicato uno studio dal titolo significativo: “La magnetoterapia, duecento anni di promesse mancate” di cui potete leggere un estratto in questa pagina del sito del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze)
Anche in anni più recenti non esistono nuovi studi che offrano conclusioni diverse da quelli appena citati.
Se qualcuno ne avesse notizia vi invitiamo a segnalarli alla nostra redazione: siamo a disposizione per verificarli e darne notizia in questo articolo nel caso si dimostrino veritieri.
Magnetoterapia: controindicazioni
La magnetoterapia non ha fondamenti scientifici e in aggiunta può avere anche serie controindicazioni in particolari soggetti: le onde elettromagnetiche possono infatti danneggiare o interferire con il funzionamento di altri dispositivi medici come pacemaker e stimolatori cardiaci.
Problemi possono nascere anche se si ci sottopone a sedute di magnetoterapia nel caso di donne in gravidanza o nel periodo dell’allattamento.
La magnetoterapia può essere dannosa anche se si hanno protesi di metallo o se si soffre di patologie cardiologiche, di patologie neoplastiche tumorali complesse o di ipertiroidismo.
Magnetoterapia: durata terapia e costo di una seduta
Ogni seduta di magnetoterapia, secondo chi la propone come tecnica terapeutica, dovrebbe durare almeno mezzora e dovrebbe essere fatta giornalmente per un periodo variabile tra i 15 e i 30 giorni, in relazione al disturbo da trattare.
Considerando che il costo di una seduta può arrivare a 30 Euro si può facilmente calcolare come il costo di “un ciclo di cure” può avvicinarsi addirittura a 1.000 Euro, senza poter garantire alcun beneficio medico provato dalla scienza (!).
Consigliamo pertanto di diffidare di questa terapia e ovviamente anche degli apparecchi che si possono acquistare su Amazon per effettuare sedute di magnetoterapia a bassa frequenza in modo autonomo come quello che vedete nell’immagine qui sotto.
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Pubblicato da Matteo Di Felice, Imprenditore e Managing Director di IdeeGreen.it, Istruttore di corsa RunTrainer e Mental Coach CSEN certificato, Istruttore Divulgativo Federazione Scacchi Italiana e appassionato di Sostenibilità, il 24 Settembre 2020