Maggior tutela GAS: stop da luglio

Maggior tutela gas

Sparisce il servizio di maggior tutela per i contratti del gas metano. Tutti nel mercato libero dunque (a partire dal 1 luglio) con la possibilità di scegliere la migliore offerta tra quelle proposte dai vari operatori.

Lo ha deciso l’ Autorità per l’Energia elettrica, il gas e il sistema idrico, AEEGSI, motivando che l’abbandono della maggior tutela gas contribuirà a semplificare il mercato energetico. Speriamo.

Ma la domanda è: cosa cambia? Innanzitutto bisogna sapere che in Italia sono esistite finora due modalità di fornitura del gas metano: la maggior tutela e il libero mercato (o mercato libero, a seconda di come gli operatori preferiscono scriverlo in bolletta). La differenza è nelle condizioni contrattuali ed economiche.

Nella maggior tutela gas, che va a sparire, le condizioni sono stabilite dall’AEEGSI, cioè dallo Stato, con criteri che riflettono l’andamento del mercato della materia prima gas. Nella maggior tutela il prezzo al metro cubo del gas varia di mese in mese e viene comunicato ogni trimestre (gennaio-febbraio-marzo; aprile-maggio-giugno… e così via).

Nel mercato libero del gas succede invece che le condizioni sono concordate tra il cliente e il fornitore tramite un contratto scritto. Il prezzo euro/mc generalmente è bloccato per 12 o 24 mesi (indipendentemente dall’andamento generale del prezzo del gas) e valgono le clausole stabilite al momento della firma.

Seconda domanda: meglio o peggio per il consumatore? Teoricamente meglio, anche se diventa più difficile destreggiarsi tra le varie offerte. Chi finora non ha scelto il libero mercato rimanendo in maggior tutela ha finito spesso per pagare un po’ di più il gas al metro cubo, ma ha potuto contare sulla trasparenza delle condizioni garantite dall’AEEGSI. Ora bisognerà tenere gli occhi aperti.

La prima conseguenza dell’abolizione della maggior tutela gas potrebbe essere una corsa anticipata verso il libero mercato a fronte di proposte altamente concorrenziali tra i vari operatori. E questo è un bene. I contratti però, oltre che basati su un prezzo conveniente, dovranno essere chiari e trasparenti.

Il vantaggio del libero mercato gas risiede soprattutto nel prezzo bloccato per un periodo di almeno un anno o meglio di più (il che mette al riparo dalle turbolenze mondiali) firmato e sottoscritto con le ‘condizioni particolari di fornitura’ (il foglio che il fornitore deve consegnare al momento della firma del contratto). Meccanismi troppo ingegneristici di calcolo del valore euro/mc nascondono spesso delle trappole.

Attenzione però: prezzo bloccato non significa contratto bloccato. Nel libero mercato dell’energia il cliente resta libero di cambiare fornitore quando vuole, anche dopo la prima bolletta, e senza il pagamento di penali (a differenza di quanto avviene nella telefonia). Salvo ovviamente che le condizioni particolari di fornitura (leggetele bene) prevedano qualcosa di diverso…

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