M2M e wireless rendono eco la raccolta dei rifiuti
I compattatori e i raccoglitori dei rifiuti possono funzionare a energia solare. Il ragionamento è semplice: raccolta e riciclaggio dei rifiuti – due attività per loro natura eco – non possono arrecare più danno che vantaggi. Serve quindi che i macchinari adibiti a questo servizio abbiano un impatto ambientale contenuto, se non addirittura nullo.
Sistemi di questo tipo esistono già sul mercato e sono per esempio quelli gestiti da BigBelly Solar, società creatrice del brevetto dei compattaori a energia solare e oggi leader nella fornitura di soluzioni sostenibili per il waste management e il riciclaggio. La novità interessante è che le innovazioni in campo machine-to-machine M2M consentono ulteriori passi avanti. Uno di questi passi è la possibilità di garantire maggiore connettività grazie ai nuovi moduli M2M forniti in questo caso dall’azienda Telit.
La maggiore connettività dei moduli Telit permette alle società e agli enti che si servono dei sistemi BigBelly – comuni, università, enti governativi e altri clienti istituzionali – la possibilità di essere estremamente eco-sostenibili grazie a un potente sistema di gestione, al software per il centro di comando della rete e alle stazioni di smistamento e riciclaggio. Il risultato è una riduzione dell’80% dei costi operativi legati alla raccolta dei rifiuti.
La connettività cellulare dei moduli Telit ha permesso in pratica a BigBlly di ottenere canali di comunicazione affidabili tra le attività di gestione dei rifiuti e il sistema di controllo centrale, consentendo l’analisi da remoto, gli aggiornamenti over-the-air dei software e la gestione degli avvisi di manutenzione preventiva.
La soluzione di gestione dei rifiuti di BigBelly Solar è un ottimo esempio di come la tecnologia M2M possa offrire efficaci e concreti benefici a livello pubblico, sia ottimizzando i servizi pubblici sia riducendo l’impatto ambientale.
Pubblicato da Michele Ciceri il 26 Giugno 2012