Luce bianca e risparmio energetico
La luce bianca presenta dei vantaggi nell’illuminazione pubblica e nelle applicazioni che riguardano il paesaggio urbano. Vantaggi che si concretizzano in risparmio energetico, migliore qualità estetica, sicurezza e prevenzione degli incidenti. Se poi la luce bianca è generata da lampade a stato solido, in particolare quelle a tecnologia LED, i vantaggi sono ancora maggiori.
Il tema è interessante se si pensa che in Italia esistono oggi circa 9 milioni di punti luce in impianti pubblici, che nel 60% dei casi utilizzano tecnologie a bassa efficienza come le lampade a vapori di mercurio. Se nell‘illuminazione pubblica per monumenti, piazze e strade si usasse luce bianca con soluzione più efficienti, per esempio la luce allo stato solido, il risparmio per la collettività sarebbe enorme.
Luce bianca e risparmio energetico. Le persone percepiscono la luce bianca come più luminosa e ciò rende possibile ottenere l’illuminazione desiderata con una riduzione del flusso luminoso e di conseguenza con una minore quantità di energia.
Luce bianca e qualità estetica. La luce bianca fa risaltare al meglio il panorama urbano notturno. Inoltre si integra con i materiali edili sia moderni sia tradizionali e dona agli spazi verdi un aspetto vivace e rigoglioso.
Luce bianca e sicurezza. Grazie alla resa cromatica di qualità superiore, la luce bianca rende più facile distinguere oggetti, colori, forme, volti e dettagli rendendoli più rassicuranti. La possibilità di facilitare il riconoscimento dei volti è deterrente contro il crimine.
Luce bianca e prevenzione incidenti. La luce bianca contribuisce alla sicurezza stradale permettendo una tempestiva rilevazione di movimenti lato strada e il riconoscimento delle situazioni di pericolo da una maggiore distanza.
Ma che cos’è la luce bianca? Senza perderci nei discorsi sulla fisica della luce, diciamo che dipende dalla cosiddetta ‘temperatura di colore’, che si misura in Kelvin ed è un riferimento usato dagli illuminotecnici e dai fotografi per quantificare la tonalità della luce.
La luce bianca ha una temperatura di colore elevata. A una temperatura bassa, attorno 2000 Kelvin, corrisponde il colore arancione, scendendo si passa al rosso e all’infrarosso (non più visibile) mentre salendo si passa al bianco, all’azzurro, al violetto e all’ultravioletto (non più visibile). A una luce calda corrisponde una temperatura di colore bassa, viceversa una temperatura maggiore produce una luce definita fredda.
Per approfondire la natura della luce, anche dal punto di vista fisico, osserviamo il Prisma di Newton
Pubblicato da Michele Ciceri il 8 Agosto 2014