Anche se sembra una tecnologia nuova nuova, in realtà la luce a LED nasce negli anni ’60 del secolo scorso. Il primo LED è stato infatti sviluppato nel 1962, ma c’è voluto del tempo (cinquant’anni circa) prima di arrivare alle applicazioni di oggi per l’illuminazione a risparmio energetico.
Un’altra curiosità della luce a LED è che essa non nasce bianca. Quella che noi vediamo bianca e che usiamo per illuminare è ottenuta rivestendo di giallo un LED blu. I più comuni LED emettono luce rossa, arancio, gialla, verde e blu; è con la loro combinazione che si ottengono poi le sfumature volute.
L’acronimo LED significa Light Emitting Diodes – diodi che emettono luce – e questi diodi sono fatti di materiali semiconduttori come l’arseniuro di gallio, il fosfuro di gallio, il carburo di silicio e il nitruro di gallio e indio (gallio e indio sono metalli rari). Quando questi semiconduttori sono attraversati da corrente elettrica emettono energia luminosa che noi vediamo come la classica luce a LED.
I LED che oggi si stanno diffondendo sempre di più nelle soluzioni di illuminazione anche in ambito domestico per via dell’alta efficienza energetica della luce a LED sono più o meno gli stessi impiegati da anni nell’elettronica, in particolare nei telecomandi e nei classici segnalatori di stand-by.
Le prime applicazione della luce a LED si sono negli impianti semaforici e nelle luci di posizione e di stop delle automobili. Contemporaneamente si sono viste applicazioni nei display di informazione e nell’illuminazione pubblica, soprattutto quella decorativa, di piazze e monumenti. Poi sono arrivate le lampade a LED.
Il vantaggio di una lampada a LED è che, a parità di luce emessa, consuma fino all’80% in meno di energia elettrica rispetto a una normale lampada a incandescenza. Inoltre i LED hanno una durata di vita media che va da 50mila a 100mila ore, cioè estremamente lunga. Queste caratteristiche, unite ai progressi della tecnologia, hanno reso la luce a LED particolarmente interessante in un periodo in cui il risparmio energetico è diventato importante.
La luce a LED è una ‘luce fredda’ perché i LED non riscaldano. I LED si accendono e brillano immediatamente, senza la fase di latenza e riscaldamento tipica delle lampade a basso consumo fluorescenti, inoltre l’assenza di mercurio e piombo al loro interno ne migliora la fase di smaltimento.
Oggi esistono modelli di lampada a luce a LED che possono prendere il posto direttamente delle lampade tradizionali negli impianti esistenti. Esistono anche soluzioni a luce a LED funzionanti a bassissima tensione, da 12 VDC a 48 VDC.
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