Parliamo di piante ovviamente, di quelle che siamo abituati ad avere in casa o in giardino. Qui l’ambiente limitato e confinato dovrebbe rendere più semplice la lotta biologica ai parassiti, ma paradossalmente è vero il contrario perché anche i predatori (comprese le coccinelle) hanno bisogno dei loro spazi e non sempre risultano, a loro volta, graditi. Vediamo allora cosa si può fare.
Un esempio di quanto appena detto sono le forbicine, quei dermotteri lunghi fino a 2 centimetri caratterizzati dalla presenza di un paio di pinze nella parte posteriore del corpo: può non essere piacevole vedersele intorno, ma anch’esse sono preziose alleate nella lotta biologica.
Le forbicine attaccano fiori e frutti (le dalie per esempio) cibandosi però di uova e larve di altri parassiti, più minuscoli e infestanti. Se non sono troppe, lasciate vivere le forbicine e sfruttatele per la lotta biologica. Se diventano troppe, eliminatele con delle trappole fai da te evitando il ricorso ai pesticidi chimici (provate prima con i sistemi naturali).
Spesso in casa e in giardino l’unica forma di lotta biologica praticabile è l’utilizzo di prodotti che contengono il Bacillus thuringiensis, un batterio che contrasta i lepidotteri e la processionaria del pino. Il dosaggio consigliato è di 25-50 grammi (dipende dall’entità dell’infestazione) per ogni decalitro di acqua.
Per la lotta biologica contro gli oziorinchi, che infestano in particolare rododendri e azalee, si possono usare sospensioni di nematodi specifici che controllano questi parassiti, ma con delle avvertenze. La temperatura per cominciare, che deve essere sempre superiore ai 15°C.
Inoltre le spugne normalmente in commercio contenenti i nematodi per la lotta biologica devono essere applicate immediatamente perché non si conservano. L’applicazione avviene strizzando le spugne, il che consente di estrarre i nematodi, dopo averle tenute a bagno per circa un’ora in 5-6 litri di acqua tiepida.
Periodo e momento migliori per l’applicazione delle spugne di nematodi per la lotta biologica coincidono con l’estate verso sera, perché l’umidità della notte favorisce la sopravvivenza dei nematodi. Per quanto riguarda il dosaggio, dipende dal tipo di spugne ed è bene attenersi alle indicazioni riportate sulla confezione.