Lotta biologica con gli insetti utili
La lotta biologica si basa sull’utilizzo di animali utili per contrastare gli animali dannosi. Nel giardinaggio e in agricoltura, la lotta biologica si può fare con coccinelle, crisope, carabidi (da non confondere con le blatte), aracnidi (tra cui anche gli acari), forbicine, icneumonidi, sirfidi e cimici.
Insomma, la lotta biologica ci insegna che gli animali belli e amati non sono sempre buoni e quelli brutti non sempre cattivi. I ragni, per esempio, sono utilissimi per curare il giardino in modo naturale perché sono tra i maggiori cacciatori di parassiti. E tra gli acari, incredibile ma vero, ci sono specie utili oltre a quelle dannose. Mentre alcune farfalle possono essere terribili, basti pensare a quelle del bruco defogliatore del bosso.
Alcuni dei piccoli insetti utili nella lotta biologica in giardino e nell’orto possono essere acquistati nei centri specializzati o per corrispondenza. Soprattutto larve di crisopa e coccinelle, per le quali si può anche allestire un bug hotel vicino a casa (costruendoselo e acquistandolo online), ma anche icneumonidi, sirfidi e acari predatori.
Rifugio per coccinelle e crisope
L’ambito di utilizzo ottimale di questi piccoli animali è rappresentato da serre, giardini d’inverno e verande. Nel caso degli icneumonidi (simili alle vespe per il ‘vitino’ sottile) si può pensare anche a un utilizzo in pieno campo per constrastare con la lotta biologica la crescita dei bruchi e dei lepidotteri.
Stessa cosa per i nematodi predatori, vermi filiformi che strisciano nel terreno come anguille (da qui il nomignolo di anguillule) acquistabili in larve immerse in un substrato particolare da sciogliere con acqua e spargere sul terreno.
La cosa interessante dei nematodi predatori è che sono altamente specializzati e colpiscono solo determinate prede: grillotalpa, zanzare e piccole lumache. Quindi la lotta biologica può essere indirizzata in modo ‘intelligente’ andando a contrastare solo determinate minacce ma preservando l’equilibrio naturale del giardino, dell’orto o della serra.
Ti potrebbe interessare anche il nostro articolo “Oziorrinco: come combatterlo” e quello dedicato a chi studia gli insetti, entomologo.
Pubblicato da Michele Ciceri il 9 Ottobre 2015